Recensione di Le Relazioni Non Sono Pericolose – Manuela Ronchi

Recensione di Le Relazioni Non Sono Pericolose – Manuela Ronchi

Le Relazioni Non Sono Pericolose sprizza vita già dal colore della copertina.

Il rosa shocking infatti rapisce lo sguardo e invoglia ad aprire il libro.

In Le Relazioni Non Sono Pericolose scopriremo la vita di Manuela Ronchi, inserita da Forbes Italia nel 2019 tra le donne di successo dell’anno.

Come è arrivata al successo? Semplicemente restando sempre se stessa e difendendo la sua onestà intellettuale a tutti i costi. Anche quando per esempio l’entourage di Gerry Scotti, a un’età giovanissima, le proponeva una carriera dorata, lunga e assicurata.

Perché? Per assecondare il bisogno di esprimersi in totale libertà e buttarsi a capofitta nei progetti, e nelle sfide, che la vita le propone imprevedibili ed entusiasmanti.

Scorrendo le pagine, partiremo dall’autrice giovane e andremo via via crescendo con la sua carriera costellata di entusiasmo e di relazioni importanti. Di successi ma anche di fallimenti.

Impareremo che la sincerità nelle relazioni umane è alla base di ogni rapporto duraturo.

Le Relazioni Non Sono Pericolose se vuoi lo compri QUI

Scopriremo come gestire al meglio la comunicazione, grazie ai suoi tanti esempi vissuti sul campo e torneremo a vedere la persona come il centro del mondo.

In Le Relazioni Non Sono Pericolose si parla infatti di un nuovo umanesimo, come in Ballando Con L’Apocalisse di Andrea Fontana e in Lettere Dalla Fine Del Mondo di Massimiliano Parente e Giorgio Vallortigara. Si analizza come questa nuova era digitale possa divenire una risorsa per migliorarci la vita. E anche per scongiurare un nuovo medioevo digitale.

Si scopre anche che i social network sono un valido aiuto o un pessimo alleato, dipende da quello che ne faremo con il nostro libero arbitrio.

L’empatia è la chiave per la riuscita in questo nuovo mondo segnato da progressi sostanziali ma anche da una pandemia che ha accelerato tutti i processi umani fino ad allora fermi al palo.

Non c’è più una distanza che tenga ma uno schermo non basta per comprenderci a fondo. Bisogna riscoprire il contatto umano. Guardarsi negli occhi dal vivo per intenderci

E in questo libro questo concetto esce fuori a ogni pagina. Come nel caso del compiantissimo ciclista Marco Pantani al quale l’autrice dedica un profondissimo e commovente capitolo.

Di casi ce ne sono tanti raccontati, vanno letti con attenzione, perché racchiudono consigli che possiamo adottare anche noi nel nostro lavoro. E perché no, anche nella vita di tutti i giorni.

Bisogna riscoprirsi umani. Tornare ad apprezzare ogni esperienza che viviamo, anche la più insignificante all’apparenza. Perché vi è racchiuso il segreto della felicità. E di qualunque altra gratificazione siamo alla ricerca nel nostro amato mondo.

LE RELAZIONI NON SONO PERICOLOSE – GRIBAUDO – 2020

Lascia un commento