L‘Insolenza e L’Audacia è un libro sull’ordine o meglio il disordine dei nostri libri.
Su come organizzare la propria biblioteca, sull’amore per il libri e come possiamo non sprecare tempo nel catalogarli.
Le possibilità sono diverse: in ordine di autore, casa editrice, colore, anno di pubblicazione, grandezza, tema, categoria…
L’Insolenza e L’Audacia non è un manuale su come dovremmo riporre i nostri volumi. Massimo Gatta, bibliotecario dell’Università degli studi del Molise e studioso di editoria del Novecento, ci induce invece a riflettere sul disordine.
Gatta sottolinea come sia inutile avere un unico modo per sistemare i libri ed esalta il disordine stesso, proponendolo come sostanzialmente un “ordine più complesso”.
“Pretendere di ordinare la propria libreria, sempre che il numero di volumi sia superiore a una quota minimamente significativa – diciamo diecimila libri, sotto è inutile parlarne, meglio dedicarsi alla filatelia, che si risparmia anche spazio – è come ambire a disciplinare la vita: regolare l’alimentazione, ridurrei vizi, ridimensionare le spese, selezionare le amicizie, gerarchizzare gli impegni, usare meglio il tempo libero, ripulire garage e cantina… cose così.”
Quando mi sono approcciata a L’Insolenza e L’Audacia credevo di aver trovato un testo in cui scovare il modo più giusto per me di mettere ordine al meraviglioso e vitale caos di libri che ho in casa, in continua evoluzione e crescita.
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E invece mi sono ritrovata a leggere di come sia normale ritrovarsi con pile accatastate in verticale di volumi che partono da terra e tendono verso l’infinito, e questo mi ha sollevata.
Certo non ne posseggo la minima quota significativa dei diecimila ma comunque ci sono momenti in cui non so dove poggiare i nuovi e come cercarne uno quando mi serve.
Ho creato delle piccole zone in cui tengo delle nicchie di alcune case editrici, per il resto la confusione, o l’ordine di lettura, la fanno da padrone nelle mie librerie. Ne ho più di una sparse per casa e non bastano mai…
Ma il messaggio che Gatta ci vuole lasciare è di non sprecare tempo, non sottrarlo alla lettura, per catalogare i nostri libri. Sarebbe solo tempo perso.
In L‘Insolenza e L’Audacia moltissimi sono gli esempi, gli spunti, i racconti storico/letterari, i riferimenti e le note da seguire per ripercorrere l’affascinante storia dell’antico dilemma dell’ordine dei libri.
“Fin dall’antichità gli uomini si sono interrogati, ma anche dannati, per dare un ordine ai libri, dentro o fuori le biblioteche, fossero cioè pubbliche o private.
Ad Alessandria d’Egitto, ad esempio…”
Ho trovato calzante e brillante l’ Introduzione di Luigi Mascheroni che ci fa subito entrare nel clima dell’argomento del libro con brio.
“Noi, semmai, abbiamo tre regole auree. Uno: mai prestare i libri. Due: mai leggerli (che si rovinano i dorsi e si sciupano le pagine). Tre: mai metterli in ordine!
Del resto le menti più creative hanno le librerie più disordinate.”
Ora non mi resta che scegliere dove riporlo, all’interno del mio armonioso e perfetto disordine di carta.
L’INSOLENZA E L’AUDACIA – GRAPHE EDIZIONI – 2021
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