Recensione di The Passenger – Islanda – AA VV

Recensione di The Passenger – Islanda – AA VV

The Passenger – Islanda, una citazione:

“Dopo anni di boom turistico, l’Islanda è un paese completamente cambiato. Ormai la nostra infanzia è su Airbnb, la nostra adolescenza viene esplorata da trekkisti alla moda, la nostra vecchia casa è stata instagrammata fino alla nausea, ogni minimarket ha fatto un restyling per sembrare il set di un film indipendente americano, tutti i nostri camerieri assomigliano a gioviali contadini Amish, con lunghe barbe e bretelle del nonno, e dietro ogni cascata islandese si celebra una piccola cerimonia nuziale.”

The Passenger è il nuovo progetto di Iperborea, una raccolta di reportage letterari e saggi narrativi che vogliono raccontare la vita contemporanea di un Paese e dei suoi abitanti.

Tante storie, tante voci diverse per scoprire, capire, approfondire, lasciarsi ispirare.

A fare da cornice, una serie di rubriche, box esplicativi, cartine, infografiche, illustrazioni originali, «consigli d’autore». Ogni numero ospita inoltre un progetto fotografico originale, a cura di un fotografo internazionale inviato nel paese a documentare le storie più significative.

The Passenger – Islanda è il primo volume della collana, dedicato appunto all’Islanda.

C’è l’Islanda dei vichinghi e delle saghe, della natura potente ed incontaminata, dei pezzi di Björk e dei Sigur Rós, degli elfi, delle piscine geotermiche e delle foto dei ghiacciai sulle bacheche degli amici in vacanza.

Sono infatti anni che l’Islanda è una meta à la page, e ci sembra di sapere tutto quel che serve per andare lì.

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Ma è davvero così, oppure ciò che sappiamo sull’Islanda è solo molto idealizzato, non molto lontano dal turista soddisfatto per l’italian experience consumata in una pasta bolognaise a Campo de’ Fiori? Cosa è importante sapere per poter affermare di conoscere un Paese così remoto?

The Passenger – Islanda nasce quindi da una curiosità strutturale, di fondo, dalla voglia di sapere cosa sogna, in cosa crede, come vive, cosa teme un islandese.

Domande rivolte a scrittori, giornalisti, musicisti e intellettuali islandesi, anche grazie a certosine ricerche, hanno dato forma ad una raccolta di scritti ove figurano insoliti ed interessanti contributi. I cui autori, tra gli altri, sono Hallgrímur Helgason, autore di culto della narrativa islandese contemporanea, che ci racconta il nuovo turismo – soprattutto asiatico – che popola affastellatamente le strade di Reykjavík, o il premio Nobel Halldór Laxness che lancia l’allarme sulla devastazione delle più remote valli del paese a causa dello sfruttamento delle risorse naturali.

Tra queste pagine troviamo consigli su cosa leggere, ascoltare o guardare per capire l’essenza del popolo islandese. Le inquietudini che permeano la società islandese, in merito alla paura dell’estinzione della loro lingua millenaria e ad una efficace difesa dell’ambiente e della cultura autoctoni. Le implicazioni geopolitiche dei rapporti – economici e di know-how – sempre più intensi con la Cina, che ha mire espansionistiche sull’Artico. Il ruolo di Björk come ambasciatrice del sound islandese e del “borealismo”. La crisi economico-finanziaria del 2008 e la successiva rinascita, anche grazie all’operato dell’ex sindaco punk-anarchico di Reykjavík, che ha trasformato per sempre la politica dell’isola.

Con questo “viaggio”, distogliendo l’attenzione da mode, geyser e aurore boreali, riusciamo a ascoltare il battito del cuore di un Paese che, con sforzo, tenta di coniugare le tradizioni e l’identità con la modernità.

Curatissimo e chic anche nel format e nella grammatura delle pagine, un libro che, come recita un detto islandese, è come “l’uva alla fine dell’hot dog”: una sorpresa inaspettata.

Se questo è l’incipit, The Passenger è una collana che promette faville.

Ed aspetto con ansia il numero sul Giappone in uscita a novembre.

THE PASSENGER – ISLANDA – IPERBOREA – 2018

 

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