Una Storia Comune incuriosisce già dal titolo stesso. Un nome che sembrerebbe anonimo e invece proprio perché comune ci riguarda tutti. Come i tossici, del resto.
Carlo G. Gabardini è uno degli autori di “SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano”, oltre che di un sacco di altre storie tra cinema, tv, teatro e letteratura. E’ uno degli autori e attori di Camera Cafè che ebbe un gran successo su Italia1, per dirne solo una.
In Una Storia Comune c’è la gestazione del docufilm SanPa con umori, sapori e ispirazioni che fanno da corollario alla cronaca della nascita dell’acclamata serie tv targata Netflix.
Il titolo è esemplare, dicevamo all’inizio, perché mostra come la forza di SanPa sia stata proprio la possibilità del pubblico d’immedesimarsi, se non in prima persona, sicuramente in seconda o almeno in terza.
Tutti abbiamo conosciuto o conosciamo un tossico da qualche parte nella nostra vita.
“Tutti abbiamo avuto un tossico in casa oppure ci siamo chiesti se il tossico eravamo noi. Era doveroso raccontarla. Far finta di dimenticare è sempre un piano fallimentare. Le storie fanno parte di un humus collettivo, spuntano come funghi quando meno te lo aspetti; pensi che sia finalmente finita e sepolta, poi invece basta una pioggia e una spora o un rimorso e risalta fuori tutto.”
La comunità di San Patrignano e il suo fondatore Vincenzo Muccioli sono noti alle cronache per avere accolto più tossici possibile trattandoli però con una severa disciplina. Discutibile, probabilmente, che ha prodotto dei risultati, sicuro. La comunità e lo stesso Muccioli hanno diviso l’opinione pubblica soprattutto quando le confessioni degli accolti sono diventate un processo che ha separato ancora di più chi li idolatrava con chi li detestava.
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Quella di San Patrignano è una storia controversa sotto ogni punto di vista. A partire dagli stessi tossici, bannati come esseri umani, e resi di nuovo vivi in una nuova forma dal enigmatico e volitivo Vincenzo Muccioli e dal suo staff.
In Una Storia Comune passeremo le suggestioni dell’autore di quegli anni in cui l’eroina era una pericolosa sconosciuta. Incontreremo i ricordi personali, anche tragici, che riguardano il suo contatto diretto o di secondo grado con la droga. Ne scopriremo le capacità intellettive in grado di sprigionare l’empatia per sbrigliare una matassa che prima di SanPa nessuno era riuscito neppure a liberare da un groviglio.
Non può mancare l’incontro con Fabio Cantelli, uno di quei tossici che San Patrignano ha salvato ma che gli ha anche svelato in modo brutale il disincanto della vita. E che ha reso SanPa una serie immortale perché appunto racconta una storia comune e lo fa con gente comune. C’è stata l’urgenza di raccontarsi finalmente nella sua interezza.
Il Cantelli è l’autore di “La quiete sotto pelle” (Frassinelli), che parlava già nel ’96 di San Patrignano con una lucidità e un lirismo incredibili che hanno spinto Carlo G. Gabardini a sperare di avere Fabio Cantelli in SanPa. Il libro del Cantelli è stato ristampato da Giunti nel 2021 con il titolo di “Sanpa, madre amorosa e crudele”, se vuoi lo compri QUI
In Una Storia Comune si avanza nella storia tra i tanti flussi di coscienza dell’autore e ci si ritrova all’ultimo capitolo con talmente tanta empatia con Carlo G. Gabardini che sembra di conoscerlo di persona.
Una narrazione sincera che porta il lettore ben oltre i retroscena della serie “SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano.”
UNA STORIA COMUNE – HARPER COLLINS – 2022
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