Recensione di Z Nulla Da Perdere – Valeria Florio


Z Nulla Da Perdere Recensioni

Z Nulla Da Perdere, una citazione:

“Questo è un mondo assurdo, mi dico infine, ma vale comunque la pena cercare di adattarsi e vivere al meglio che si può.”

Z Nulla Da Perdere è un romanzo distopico con un titolo che preconizza l’attualità.

Città di Zeta, in un’imprecisata nazione dell’Est Europa.

Negli anni 2000, un governo dispotico esercita un feroce controllo della popolazione basato su leggi razziste e omofobe, annullando, di fatto, ogni libertà personale.

In questo scenario, arriva l’offerta irrinunciabile di un reality show dedicato a chi non ha più nulla da perdere ma forse qualcosa da guadagnare.

A partecipare ci sono molti disperati, mentre la gente fuori dalla casa della morte si gusta il programma Cosa sei disposto a vincere? condividendo con emozione il suicidio inevitabile dei concorrenti.

Perché chi fallisce le prove settimanali o non viene salvato dai compagni è destinato ad uscire dal gioco e morire. Solo chi resta alla fine vincerà.

Sei persone, diverse per vissuto, cultura, sensibilità.

All’interno della casa si creano conflitti, alleanze, forse amori.

Tutti riflettono sugli sbagli fatti o sulle occasioni mancate, sollevati nel poter vivere anche solo una settimana in più.

Si instaura un meccanismo fagocitante e opprimente, in cui ciò che emerge è tuttavia l’attaccamento ad una vita sino ad allora povera di senso o di appagamento.

Sarà l’occasione per iniziare un nuovo percorso? Chissà. Ma solo ad uno di loro sarà data questa possibilità.

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Intanto, all’esterno della casa, continuano le vite di amici e parenti, e forse qualcosa sta lentamente cambiando nel sentire della comunità.

Un fermento serpeggia nella città di Z, fino ad allora cristallizzata nell’abulia e nella repressione.

Quel che resta da capire è se la storia sarà destinata a ripetersi, nei suoi corsi e ricorsi, oppure se, quando si tocca il fondo, l’umanità sarà capace di rinnovarsi tramite un’inedita speranza.

Una rinascita sarà possibile?

La città di Z ricorda le atmosfere e le angosce della città di K. dipinta da Ágota Kristóf, ma molteplici sono anche i rimandi ai temi di “Fahrenheit 451” di Bradbury e alla fantascienza sociologica degli anni ’60.

Valeria Florio, classe 1981, scrive da sempre. Psicoterapeuta e scrittrice, vive a Roma. Tra le sue pubblicazioni, la raccolta di racconti “Surreale e Possibile” del 2010.

Con Z Nulla Da Perdere, muovendosi nei canoni classici della distopia, ci lascia intravedere un barlume di speranza nei destini della collettività.

Può darsi che non tutto sia perduto.

Forse la natura umana non è del tutto malvagia.

Z NULLA DA PERDERE – HAIKU EDIZIONI – 2022

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