Bella Famiglia! di Roddy Doyle – Recensione

Bella Famiglia! di Roddy Doyle – Recensione

Bella Famiglia! Eh sì…proprio bella.

I Rabitte sono una ciurma caotica, sregolata, a volte sgradevole. Ma mai alla deriva.

Dublino è un fortino troppo piccolo dove poter nascondere notizie. Le novità corrono, attraversano la città in un batter d’occhio, scorrono sul fiume Liffey a velocità supersonica. La gente ascolta, parla. Sparla.

Sharon ha vent’anni e vive a Dublino da sempre. Conosce le perfette imperfezioni della città, ha imparato a sopravvivere alle maldicenze.

In realtà la vita della bella ragazza irlandese scivola senza intoppi e, a dirla tutta, senza troppe pretese. Ha un lavoro dignitoso, le amiche per andare al pub non mancano, i ragazzi le ronzano attorno senza problemi.

Ma l’equilibrio non troppo sottile sul quale si regge la sua quotidianità sta svanendo, si sta sciogliendo come neve al sole. Anzi, si sta proprio disintegrando…Sharon aspetta un bambino!

Una notizia inaspettata, un fulmine a ciel sereno! E la famiglia Rabitte cosa dice? Papà Jimmy senior e mamma Veronica non le mandano a dire, sono sconvolti. Hanno una domanda che li pervade, qualcosa che non li lascia in pace: “Ah, Sharon. Continuo a pensare che dovresti dirci chi è il padre.”

Sapere chi è il padre? Ma non scherziamo.

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Sharon non ne vuole sapere. È troppo rischioso, non si fida. Era sicura di non essere sola ma si sbagliava. Le amiche Jackie, Yvonne e Mary, non rappresentano il tesoro che era certa di possedere: “Le sarebbe piaciuto avere qualcuno con cui confidarsi, qualcuno con cui passare qualche oretta di chiacchiere non-stop, e raccontare tutto. Ma questo qualcuno non esisteva, e se ne rese conto adesso. Aveva un sacco di amiche ma funzionavano solo in banda.”

Una cosa è certa: Sharon quel giorno era ubriaca. Sapeva chi fosse il colpevole, sapeva chi l’aveva raggiunta vicino alla macchina quella sera, purtroppo lo sapeva. Era qualcuno di insospettabile, era George Burgess. Sì, proprio lui. Il padre della sua amica Yvonne.

I Rabitte sono abituati a convivere con il loro abituale scompiglio, con il loro ordinato caos. Ma iniziano a soffrire. A tormentarsi per le dicerie del vicinato, per le malignità delle malelingue, per i pettegolezzi che ormai imperversavano nel frenetico ghetto di Dublino.

Jimmy senior è in preda a un delirio di violenza nei confronti del mondo che lo circonda, in particolare nei confronti di Burgess. Veronica è alle prese con le faccende famigliari ma non disdegna frecciatine a chiunque le passi vicino.

Sharon ora sembra combattere contro i mulini a vento, sembra combattere contro l’universo intero, nessuno escluso. Sharon contro tutti. Contro i dolori della gravidanza, contro l’isteria della famiglia, contro la fatica del lavoro. Contro il muro eretto da Yvonne e contro l’inarrestabile follia del signor Burgess: “Sarà meglio per tutti, se me ne vado. Tutto tornerà normale.”

Ma non mollerà. Mai. Fino all’epilogo. O meglio, fino al nuovo inizio.

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Bella Famiglia! è l’essenza della genuinità. Spassoso, senza censure, privo di retorica. Riproduce fedelmente l’autenticità della società irlandese, risaltandone i pregi ed evidenziandone i limiti.

Roddy Doyle per l’ennesima volta sforna un romanzo che tocca le corde giuste. Lo fa con semplicità, a volte con leggerezza, a volte con fermezza. Sì perché l’Irlanda, forse, è un paese per certi versi ancora arretrato dove il bigottismo impregna le menti di chi la popola. Ma è anche il paese dell’altruismo, della generosità. È anche la terra dove trionfa il senso di comunità, nel bene e nel male.

È qui che si inseriscono Jimmy senior, Veronica, Jimmy junior, Darren, Les, le gemelline Linda e Tracy, il povero cane Larry Gogan. E Sharon. Insomma la banda scanzonata che tutti vorrebbero frequentare. O forse no.

I Rabbitte? Bella Famiglia! Eh sì…proprio bella.

“Eccola lì, dormiva. Rossa, a chiazze, grinzosa e stupenda; tutta infagottata. Minuscola…”

BELLA FAMIGLIA! – GUANDA EDITORE – 2014

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