Mi Ricorderò Di Te, una citazione:
“Abbiamo app per la consegna di piatti gourmet fino alla nostra porta, app per il lavaggio della nostra biancheria chiazzata di merda, app per la ricerca di genitali freschi da scopare, app per la massimizzazione dei nostri investimenti e la minimizzazione del nostro giro vita, app per battere i nostri pari postando fotografie delle nostre vite filtrate, ma praticamente nessuna app che permetta incontri casuali senza alcuna prospettiva di ricompensa.”
In Mi Ricorderò Di Te, i personaggi di Mary South usano la tecnologia per sfuggire ai loro incontrollabili sentimenti di rabbia e disperazione, finendo solo per mostrare le parti più fallaci e umane di sé.
Dieci racconti che alternano provocazione e profondità in una prosa intelligente, stravagante e umoristica.
Una nota archistar trae ispirazione dalle deformità della figlia per gli edifici che progetta. Una moderatrice di contenuti per un motore di ricerca è così ossessionata dall’attività online dell’uomo che l’ha stuprata da diventarne la stalker nella vita reale. La sezione delle risposte alle domande più frequenti sulle craniotomie diventa la valvola di sfogo di una neurochirurga alle prese con la sua recente vedovanza e due figli incontrollabili.
Mi Ricorderò Di Te esplora come internet consumi dall’interno le nostre relazioni ma allo stesso tempo fornisca nuove opportunità di connessione, rivelando il nostro egoismo grottesco e il nostro bisogno di accettazione.
Il tono dei racconti è divertente e insieme complesso, e forse la sua migliore capacità è saper sondare le profondità della solitudine.
Mary South dosa sapientemente umorismo tagliente e acuta provocazione, agitando profezie disturbanti e sentimenti abissali.
“Non c’è un’unica cianografia per costruire una vita.”
Un debutto brillante e brillantemente strano.
Un libro che non lascia indifferenti.
Mary South è laureata alla Northwestern University e ha conseguito un Master in Fine Arts alla Columbia University. Ha lavorato per la rivista letteraria NOON e il New Yorker.
I personaggi dei suoi racconti sono sia vittime che protagonisti dell’uso della tecnologia.
In alcuni casi ci troviamo in scenari di un futuro prossimo, in altri in situazioni riconoscibili già ora, ma ciascuna delle storie ruota intorno a due fuochi principali: il pensiero di cosa resterà di noi e la nostra crescente difficoltà nell’esprimere emozioni senza il rassicurante filtro di un dispositivo elettronico.
I protagonisti dei racconti si muovono quindi in un tempo indefinito ma altrettanto familiare.
Nei loro slanci per ricercare l’amore, la comprensione, e nei loro tentativi di mettere a tacere un senso di solitudine crescente, riconosciamo l’eco di una realtà segmentata dai consumi e dal lavoro, nell’inseguimento di una traccia di memoria nel marasma di un mondo sempre più veloce e precario.
Senza possibilità di fuga la tecnologia diventa una compagnia costante, un sussurro continuo che suggerisce scorciatoie emotive.
Ma la tecnologia è un mezzo che ci viene offerto, che nasce scevro da qualunque giudizio di valore.
Sta all’uomo, che ne è demiurgo e fruitore, trovare il giusto livello di utilizzo.
Che sia utile, salvifico, o meramente consolatorio.
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MI RICORDERO’ DI TE – PIDGIN EDIZIONI – 2022
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