Cowboys & Indians. Dove schierarsi?
Eddie Virago. Un nome come tanti, un destino come troppi.
L’Irlanda è così stretta per il giovane punk, Dublino offre poco a parte le solite distrazioni. Pub, alcool, ragazzate con gli amici. Meglio fuggire da una trama già scritta.
Londra è la meta certa, è un porto sicuro per molti irlandesi. Almeno così sembra.
Eddie è però spaesato, la perfida Albione è troppo grande per lui. Nessuna conoscenza, nessun sostegno a cui appoggiarsi, nessuna ancòra di salvezza.
Il destino a volte è beffardo, la vita a volte non è facile come viene raccontata.
Quindi ecco Marion, la giovane enigmatica. La bella e incomprensibile Marion, anche lei evasa da una realtà, quella del Donegal, fatta di fattorie e famiglie allargate.
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Il futuro di Eddie cammina lento, è monotonia allo stato puto. È l’esplosione che non avverrà. Mai.
La musica è sempre stata la sua passione, la sua musa ispiratrice in un quotidiano di sbadigli e soffitti fissati per noia. Qui a Londra potrà forse realizzare il suo sogno: diventare una rock star con una cresta mohicana che non si può dimenticare.
Ma Marion è un ostacolo veramente duro da superare. È la riproduzione vivente delle sue bugie, inettitudine e latente sincerità. Eddie vive nella perenne utopia di diventare quello che in realtà non può essere, schiacciato dalla personalità di questa ragazza veramente troppo ingombrante per lui. Troppo difficile da gestire: “E nell’istante in cui Eddie la guardò, capì di essere innamorato.”
Stanze d’albergo, sesso, pub, droghe, menzogne a non finire. Per Eddie l’esistenza è un folle esperimento decodificato in laboratorio. Il rapporto ambiguo con il padre, l’assenza mai colmata della madre, gli amici più di facciata che reali. E quella ragazza che lo turberà a non finire. Una ragazza dal passato segreto e da un presente con poche luci e molte ombre.
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In Cowboys & Indians ci si tuffa a pieno nella storia. Lo scrittore dublinese Joseph O’Connor, fratello maggiore della cantautrice Sinèad, regala al lettore un romanzo profondo e intenso. La figura dell’esule irlandese in cerca di fortuna non è mai stereotipata, è solo la rappresentazione di una ricerca quasi disperata di se stessi, una lenta e affannosa corsa verso una normalità in fondo mai desiderata.
I personaggi sono capaci di suscitare stati d’animo contrastanti, dall’irritazione alla compassione, dall’indifferenza alla passione. Eddie, Marion, Mr Patel, Beano, Jack, Salome, sono eroi del nostro tempo, figli dell’inganno e di un’immaginazione eccessivamente grande.
Eroi che prima o poi dovranno fare i conti con la realtà. Capito Eddie Virago?
“Restiamo troppo attaccati al passato. Non sappiamo mai quando è ora di lasciar perdere. Abbiamo bisogno di gente che ce lo dica.”
COWBOYS & INDIANS – GUANDA EDITORE – 2004
