Recensione di Il Purgatorio Dell’Angelo – Maurizio De Giovanni


Il purgatorio dellangelo Recensioni

Il Purgatorio dell’Angelo ci riporta in uno spazio tempo che noi lettori e amanti di Maurizio De Giovanni conosciamo bene e dove ci piace sempre tornare.

Siamo a Napoli ed è il mese di maggio.

Un anziano prete, padre Angelo, considerato un uomo già santo, un raffinato teologo, viene ritrovato cadavere sugli scogli sotto Posillipo.

L’omicidio è brutale, efferato e si dà subito il via  alle indagini. Il Commissario Ricciardi e la sua squadra iniziano a indagare partendo dai luoghi frequentati da quello che sembrava davvero essere un buon prete, caritatevole e sempre disponibile all’ascolto.

Era infatti divenuto negli anni il confessore di una buona fetta di cittadini di un certo livello nella Napoli “bene”.  Mentore e assoluto riferimento spirituale e personale dei suoi confratelli.

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Nel frattempo le vite dei coinvolti nell’indagine si snodano sotto i nostri avidi occhi mentre il commissario è inquieto, la sua frequentazione con la dolce Enrica ha basi sempre più solide.

I due iniziano a desiderare un futuro insieme ma Ricciardi deve nasconderle la sua tara, ciò per cui il rapporto sarà destinato a terminare ben presto.

Il suo “problema genetico” che non gli  permetterà di avere qualcuno al suo fianco per tutta la vita e che lo rende così cupo, triste e malinconico.

Quasi arreso ad un destino che ormai va a scontrarsi con i sentimenti che prova per Enrica.

Intanto una banda di rapinatori abilissimi tormenta un quadrante della città. Il brigadiere Maione cerca di fermarli. Serbando nel cuore il desiderio di alleggerire se stesso e la sua famiglia dal grave lutto che li ha colpiti attraverso il rapporto con l’agente scelto Felice Vaccaro, che tanto somiglia al suo Luca.

Il Purgatorio Dell’Angelo è un bel giallo ma come sempre nei libri di De Giovanni ciò che resta sono gli esseri umani che dipinge, come tratteggia i loro sentimenti, le agitazioni e speranze.

Napoli assoluta protagonista mentre il sole di maggio lo sentiamo sulla pelle, ci scalda e dilata i pori, mite, tiepido ma è lì. Anche per noi.

IL PURGATORIO DELL’ANGELO – EINAUDI – 2018

 

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