Recensione di Il Tempo Del Male – Arne Dahl


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Il Tempo Del Male, di Arne Dahl, è un bellissimo libro. Ma potrebbe essere senza alcun dubbio un avvincente film thriller, da gustare comodamente sul proprio divano di casa tutto di un fiato.

Le ambientazioni e gli scenari scandinavi rendono il tutto ancora più fosco ed elettrizzante e lasciano il lettore come davanti a uno schermo, pronto ad emozionarsi e ad essere risucchiato in questa avvincente storia, prima di una probabile saga alla quale succederanno altre avventure dell’investigatore Sam Berger e della collega Molly Blom.

La storia de Il Tempo Del Male parte quando il sovraintendente della polizia di Stoccolma, Sam Berger appunto, si trova ad indagare sulla scomparsa di una quindicenne, che teme essere l’ennesima vittima di uno spietato serial killer, probabile colpevole di altre sparizioni di adolescenti.

In Il Tempo Del Male, la ricerca della verità porterà il protagonista a fare i conti con il proprio passato. Con una storia che lo riguarda personalmente e che avrà dei risvolti del tutto inaspettati.

Sam Berger, da poliziotto si troverà ad essere egli stesso indagato. Messo sotto accusa, incontrerà una donna Molly Blom che si rivelerà essere tutt’altro che la persona che appare in superificie.

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Oltre che di Il Tempo Del Male, Arne Dahl è anche autore di pluripremiate serie televisive poliziesche. La sua scrittura semplice e visiva ben si combina con i ritmi incalzanti e pieni di colpi di scena.

Il finale lascia aperti nuovi spiragli di indagine e prelude a un seguito che noi lettori attendiamo con il fiato sospeso.

Il Tempo Del Male è quindi un thriller avvincente che lascia poco spazio all’immaginazione e che dalla prima pagina porta il lettore nella più profonda curiosità di sapere come svolterà la trama e come andrà a finire la storia.

IL TEMPO DEL MALE – MARSILIO – 2017

 

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