L’Arte Dell’Invisibilità di Kevin D. Mitnick – Recensione


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L’Arte Dell’Invisibilità è un titolo che nasconde un messaggio profondo e ben chiaro. Ovvero? Dove siamo finiti nell’era digitale costellata da blog e social?

Nella nuova realtà ordinaria abbiamo una raffigurazione di noi nella realtà e una in quella che viene sempre più chiamata come metaverso. Ovvero non siamo solo anche online ma dal bidimensionale delle coordinate delle nostre apparizioni per certi versi ci stiamo trasformando in tridimensionali. A tutto danno della nostra vita privata online e offline.

In L’Arte Dell’Invisibilità l’espertissimo Kevin D. Mitnick mette con generosità la sua sconfinata esperienza di hacker. Documentato e astuto è entrato in tante realtà in apparenza impenetrabili.

Già, perché non basta avere una percezione della nostra privacy puntando a renderla sicura. Purtroppo è troppo poco. Serve anche la sensibilità, la documentazione e la preparazione verso quelle sorgenti d’informazioni o che infiltrano la nostra vita privata.

Ve ne dico una tanto per fare un esempio. Le nostre password e i nostri pin sono profondamente sempre a rischio. Avete notato che molte società ci forniscono un’autenticazione a due fattori? Perché chi vuole rubarci dati o addirittura identità ha dei mezzi all’apparenza subdoli ma che penetrano efficacemente il nostro tessuto privato.

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Basta una foto su Facebook infatti per fare intuire una password. Magari una foto di nostro figlio aggiungendo anche il nome basta per calcolare un’ipotetica passoword di mail, social o addirittura conto in banca.

“Mi piace la magia, e alcuni potrebbero sostenere che per fare hacking sia necessaria destrezza di mano: sono famosi i trucchi di magia che consistono nel rendere invisibili degli oggetti. Il segreto, però, è sempre lo stress, ossia che l’oggetto non viene fatto fisicamente sparire, né diventa davvero invisible: l’oggetto resta celato, dietro un telo, in una manica, in una tasca, che noi lo vediamo o meno.
Lo stesso accade con molti dei dati personali su ciascuno di noi che oggi vengono raccolti e archiviati, spesso senza che ce ne accorgiamo. La maggior parte di noi semplicemente non sa quanto sia facile per gli altri vedere quei dati né dove si possa cercarli.”

Quindi in L’Arte Dell’Invisibilità scopriamo intanto come siamo esposti. E spesso la scoperta apparirà sorprendente. Non solo per password e pin ma anche per la continua esposizione a webcam e altri sistemi che passano per internet.

Internet è nostra amica ma nostra nemica allo stesso tempo, dipende sempre dall’uso che ne facciamo. Anche se non siamo preparati. Chiaro che con libri come questo possiamo evolverci in un sistema più sicuro di protezione privacy fino a sparire del tutto.

In molti casi raccontati dallo stesso autore scopriamo che anche personalità importanti del mondo della protezione dei dati o di chi ha voluto farli conoscere per la giustizia mondiale sia esposto al contrattacco di chi provoca in uno dei sopracitati modi.

Nessuno è al sicuro fino a quando non si comincia ad adottare una filosofia di vita online del tutto cosciente e consenziente con i mezzi che usiamo per vivere la nostra realtà ordinaria.

Nostro lavoro compreso dove con L’Arte Dell’Invisibilità scopriamo quanto siamo esposti a superiori e datori di lavoro semplicemente andando in ufficio e sfruttando le dotazioni a nostra disposizione.

E infine per puntare all’invisibilità abbiamo bisogno di motivazione e magari anche di un bisogno specifico. Non è detto che dobbiamo sparire per forza se non ci serve veramente.

“Una volta letto fino a questo punto, potresti interrogarti rispetto al tuo livello di esperienza e a quanto sarebbe facile (o difficile) per te svanire online. O forse ti stai domandando fino a che punto dovresti spingerti o se tutto questo faccia al caso tuo. Dopo tutto, puoi non avere dei segreti di stato da condividere! Potresti, tuttavia, combattere contro il tuo o la tua ex in una controversia legale, o magari avere un problema con il tuo capo al lavoro. Potresti contattare un amico che è ancora in contatto con un familiare violento. Potresti voler tenere private e lontano dagli occhi di un avvocato alcune attività: ci sono diverse legittime ragioni per cui potresti aver bisogno di comunicare con altri online o usare il web e altre tecnologie in modo anonimo.”

Il libero arbitrio comanda anche questo aspetto della nostra vita. Sta sempre a noi decidere da che parte stare e se ne abbiamo veramente bisogno di diventare invisibili.

Questo libro è anche un ottimo regalo per l’amico/a in cerca di difesa da una situazione online che le sta scappando di mano.

L’ARTE DELL’INVISIBILITA’ – APOGEO EDITORE – 2023

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