Mirabella Franciacorta è una casa vinicola della zona bresciana nota appunto per i Franciacorta. Ma non solo per questo, infatti stupisce sempre per la ricerca continua verso i suoi prodotti, di punta e non. Una spinta ad andare sempre avanti tenendo sempre da conto il rispetto del vino e del pubblico di destinazione.
Ci ha abituato ad exploit come quello del suo rosé, ad oggi per noi di Rock’n’Cook imbattuto con i suoi concorrenti. (se vuoi lo trovi QUI)
Stavolta con il Demetra Senza Solfiti Aggiunti (lo trovi QUI) torna a quelle origini che nel tempo hanno reso Mirabella un marchio unico nel panorama delle bollicine e della produzione vitivinicola della zona d’appartenenza.
Abbiamo avuto la fortuna di partecipare alla presentazione del Demetra Senza Solfiti Aggiunti nella quale oltre alle proprietà organolettiche sono usciti fuori anche racconti sulla cantina stessa.
Come per esempio da dove proviene il marchio o perché c’è il nome Demetra ricorrente o ancora perché la casa vinicola si chiama Mirabella Franciacorta. Tutte notizie che hanno reso ancora più speciale l’incontro al ristorante romano di Adelaide dell’Hotel Vilon (lo trovi QUI).
Demetra era la dea protettrice dell’agricoltura, il suo volto simbolo della cantina Mirabella Franciacorta, proviene da un quadro del fondatore Teresio Schiavi, e lo stesso nome Mirabella deriva da uno dei primi vitigni della famiglia. Inoltre i figli di Teresio, Alessandro e Alberto, insieme al padre sono gli attuali condottieri di un’etichetta sempre originale e fuori dal comune.
(cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Puoi leggere la nostra intervista ad Alessandro Schiavi cliccando QUI
Come lo stesso Demetra Senza Solfiti Aggiunti che parte da un concetto lontano di produzione del vino con la fermentazione naturale dei lieviti che protegge il vino in maniera genuina. Dopo ventiquattro mesi è già pronto per l’assaggio. E, nonostante, non sia uno di quelli che punta all’invecchiamento, ha una buona resa anche nel tempo.
Viene da chiedersi perché puntare a un vino così particolare?
La risposta ce l’ha data Alberto Schiavi durante la presentazione di Demetra Senza Solfiti Aggiunti e si rifà a un detto del padre che per grandi linea spiega che quando stacchi l’uva dalla vite, dopo si può solo peggiorare a lavorarla, quindi meglio lasciarla il più possibile naturale.
Con questo pensiero trainante si capisce perché Mirabella Franciacorta sia tanto particolare nel panorama della zona Franciacorta e della produzione italiana in generale.
Lo stesso Demetra Senza Solfiti Aggiunti è un vino che sorprende all’assaggio mostrando qualità appetitose come quella della mela e una mineralità sul finale che coinvolge il palato dall’inizio alla fine della sua degustazione.
È un cento per cento chardonnay che è stato possibile paragonare con gli altri vini della linea Demetra grazie a una degustazione mirata e abbinata ogni volta a un piatto accostato nel ristorante Adelaide dallo chef Gabriele Muro.
È un vino che proviene da lontano il Demetra Senza Solfiti Aggiunti e che è una riedizione di un vino del 2008, quando allora nessuno immaginava l’assenza di solfiti in vini così particolari, ed è anche un adattamento al bisogno espressivo dovuto all’attuale cambiamento climatico.
Un’ennesima perla nel panorama unico dei vini di Mirabella Franciacorta. Per avere maggiori informazioni su Demetra Senza Solfiti Aggiunti puoi cliccare QUI
DEMETRA SENZA SOLFITI AGGIUNTI – 2024
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.