Recensione di Dai Tuoi Occhi Solamente – Francesca Diotallevi

Recensione di Dai Tuoi Occhi Solamente – Francesca Diotallevi

Dai Tuoi Occhi Solamente è la biografia romanzata di una vita incredibile e realmente esistita. Il nome di Vivian Maier ai più forse non dirà nulla, ma è stata una rivelazione dopo la sua scomparsa. Ci ha lasciato un repertorio immenso di bellissimi scatti fotografici.

Istantanee che fermano il tempo per sempre in un attimo nel quale la fotografa ha colto un qualcosa di eterno e di unico

In Dai Tuoi Occhi Solamente leggiamo la ricostruzione, di fantasia ma neanche troppo, della vita travagliata di Vivian Maier.

Il punto di vista si sposta dal presente al passato collegando l’espressione del suo carattere, chiuso e complicato, con quello che l’ha reso tale.

Un’infanzia difficile, senza o quasi radici, con la voglia di restare accanto a una donna appassionata di fotografia ma il veto implacabile della madre che la vuole lontana dalla fotocamera, dalla sua amata Rolleiflex, verso qualcosa di più redditizio e raccomandabile.

Quindi una partenza improvvisa da New York verso un paesino della Francia, dove però Vivian troverà la curiosità per farselo piacere fino a una nuova improvvisa partenza. E la scoperta che quel paesino di nome Beauregard, di bello alla fine non aveva più nulla.

La partenza verso casa del nonno, una volta rinnegato da sua madre, ma in quel momento, l’unico a offrire loro un tetto valido, e sicuro, sopra la testa. Anche quel tetto però diventerà poco valido e sicuro e Vivian partirà di nuovo.

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Vivian è stravolta, come lo saremmo tutti, nei riferimenti affettivi e temporali. Il bisogno della madre d’incontrare l’altro figlio, Karl, li porterà di nuovo in America.

Da lì, una nuova partenza, fino al distacco totale da madre e fratello. L’inizio di carriera come baby sitter da quei Warren che gli insegneranno più di quello che lei avrebbe voluto imparare. E ancora una nuova partenza verso un’eredità insperata. Si trasformerà però in un viaggio senza ritorno nel suo inconscio. Sempre più profondo. Ma anche sempre più verso il basso.

Il romanzo costruito da Francesca Diotallevi sulla vita di Vivian Maier è estremamente credibile. Sembra di vederla mentre si chiude in se stessa e affronta il mondo solo con l’obiettivo della sua Rolleiflex.

E come vogliono i finali delle storie incredibili anche la vita di Vivian Maier lascia senza fiato.

Ha infatti vissuto in umiltà senza essere acclamata per quello che è diventato postuma: una delle più grandi fotografe del ‘900. Grazie a un rigattiere, John Maloof che oltretutto ne ereditò la sua sconfinata produzione di fotografia. Si pensa che si aggirino intorno a i centocinquantamila scatti.

DAI TUOI OCCHI SOLAMENTE – NERIPOZZA – 2018

 

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