Recensione di Amedeo Modigliani – I. Ferramosca / M. Gulma


Amedeo Modigliani

Amedeo Modigliani è un racconto illustrato con “Modì” che ci fa da Cicerone attraverso le trame della sua intensa vita.

Inizia con Clemente Amedeo quattordicenne che ci mostra la strada di Livorno, in cui è nato e vive con i genitori ed i fratelli, mentre ci parla delle sue origini.

Ci racconta dei momenti più duri in cui alla sua famiglia vennero confiscati i beni, di quando ebbe inizio il suo stato cagionevole che lo portò poi alla tubercolosi e di come proprio questo gli diede modo di coltivare la sua passione per il disegno.

Mentre mamma era in piene doglie, un ufficiale giudiziario arrivò per pignorare i nostri bene. Secondo le usanze dell’epoca, però, il letto di una partoriente era intoccabile…

In Amedeo Modigliani riusciamo a comprendere, attraverso un’efficace narrazione in prima persona, la sua grande passione per l’arte, vissuta come esigenza e sfogo.

Grazie alla sua tenacia riuscì a farsi notare da committenti ed artisti e a farsi voler bene.

Viaggiò, si spostò molto tra le capitali della cultura dell’epoca ma nel cuore ebbe certamente Parigi, e la sua sregolata vita da bohémien.

A Parigi mise radici, si sentì a casa, accettato, compreso e quello fu il luogo dove maturò artisticamente, inebriandosi del fervore delle avanguardie artistiche e dei locali tra Montmartre e Pigalle.

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Modì, così venne soprannominato (dall’abbreviazione del cognome, associato alla parola “maudit” che in francese, con la stessa pronuncia, significa “maledetto”) iniziò ben presto a dedicarsi alle droghe e all’alcool.

Certamente era una cosa normale tra gli artisti, per “accedere alle percezioni interiori…” ma per Modigliani era il modo più semplice per continuare a vivere nonostante la malattia che avanzava.

Modì era un genio, un uomo che amava ostentare pur vivendo spesso ai limiti della povertà, gli piaceva farsi benvolere come litigare con gli altri artisti e soprattutto amava le donne e molte ne ebbe.

La sua vita fu dunque ricca di tante cose, molte delle quali le ritroviamo nelle sue magnifiche opere.

Davvero interessante quanto la narrazione guidata dallo stesso protagonista ce lo faccia vivere attraverso occhi empatici, verso questo artista di cui certo tutti ricordiamo i nudi su tela, ma di cui non tutti conosciamo la sregolata quanto affascinante vita.

Bella l’idea di inserire alla fine i bozzetti preparatori di alcune pagine.

AMEDEO MODIGLIANI – LISCIANI – 2020

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