Recensione di Il Gusto Del Cloro – Bastien Vivès

Recensione di Il Gusto Del Cloro – Bastien Vivès

Ogni giorno, da qualche mese a questa a parte, mi immergo in una piscina. Nuoto e immagino. Una naturale conseguenza perciò leggere: Il Gusto Del Cloro, graphic novel di Bastien Vivès che racconta un microcosmo fatto di acqua delineato nei suoi orizzonti. Ma infinito nei suoi risvolti.

In Il Gusto Del Cloro l’esistenza dei personaggi occupa le forme di una corsia, di un bordo piscina, di una cuffia. I nostri protagonisti non hanno nomi. Tanto sono fluide le loro identità quanto unico, preciso e vivo è il momento dell’ incontro.

Quest’ opera racconta con dialoghi “ridotti all’osso” e immagini sognanti, sempre in movimento, la storia, la magia di una conoscenza. Quel momento ibrido in cui si è ancora estranei. Ma si è già negli occhi di un’ altra persona.

E lo fa tramite la quotidianità di due ragazzi. Lui quasi obbligato dal proprio medico a nuotare per problemi di schiena. Lei, ex nuotatrice, a suo agio nell’ acqua, fuori misteriosa e timida.

Nel Il Gusto Del Cloro, il giorno giusto è il mercoledì. Accade infatti a scadenza fissa, in questa giornata, che i due si rechino in piscina.

«Ci sei mercoledì prossimo? Sì penso di sì… e tu, ci sarai?»

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Dapprima estranei, diventano settimana dopo settimana intimi. Giochi di sguardi, timidi avvicinamenti, conversazioni cariche di non detti…

Complice l’acqua e il suo rendere ovattati anche i suoni più forti ecco in regalo un finale a sorpresa. Cosa non ha sentito il nostro protagonista, di quanto detto dalla ragazza, durante un momento di immersione? É importante? Cambierà il corso degli eventi?

Ma voi ve lo ricordate il momento dell’ attesa? Quanta poesia, quanta dolcezza, può esserci nella magia della sospensione.

Il Gusto Del Cloro con i suoi colori così “acquatici” e le linee morbide da nuotarci dentro, non ci regala solo una lettura ma un profondo invito all’ ascolto. Emozionante, complesso nella sua pura semplicità è un racconto da vivere.

Con immaginazione, con malinconia.

«Ti sei mai domandata se ci sono cose per cui moriresti e a cui non rinunceresti mai? Credo ci siano cose a cui non saprei mai rinunciare, ma non so se morirei per loro.»

IL GUSTO DEL CLORO – COCONINO PRESS – 2019

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