Recensione di La Bugia – C. Grive-F. Bertrand

Recensione di La Bugia – C. Grive-F. Bertrand

La Bugia è un libro pieno di suggestioni. Specialmente per un bambino che si trova in quella fase di crescita nella quale deve capire come e perché è sbagliato mentire.

La separazione tra realtà e fantasia è molto importante che venga compresa fino dalla tenera età. Si crescerà più solidi, e anche più felici, se sappiamo da che parte sta la verità. E con essa, viene semplice aggiungere, anche la stessa realtà.

In La Bugia, una bambina, un giorno come un altro, è a cena coi genitori quando produce la sua prima bugia. Il racconto è declinato al passato, come a intendere che quello è uno di quei ricordi indelebili che insegnano a vivere nel futuro.

Nel racconto la bugia appare come un puntino rosso. Minuscolo. Innocuo. Ma sta lì in aria. E non va via. Anzi, giorno dopo giorno, cresce come l’angoscia nella bambina per avere questa ‘innocua’ persecuzione.

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Quel puntino rosso cresce di circonferenza fino a invadere tutta la scena. E anche la storia. Fino a quando il bambino trova una via di uscita che farà sparire per sempre quello che ormai è un enorme pianeta rosso che orbita fisso nella vita della bambina.

Il messaggio, semplice ed efficace, arriva diretto. Educa con delicatezza a evitare di falsare la realtà. Sviluppa l’idea di coscienza con una figura un puntino che si allarga incontrollato, e un colore, il rosso, acceso e persistente.

La Bugia è un libro utile e ben progettato. Disegni belli accompagnano frasi che esprimono emozioni, messaggi quasi lapidari. Si legge tutto di un fiato con il proprio bambino al fianco che resterà col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Quando, ormai completamente immedesimato, scoprirà che c’è una via di uscita a  mentire. E che comunque si vive male col fardello della bugia. Un insegnamento profondo, molto fruibile, più di mille discorsi che girino intorno all’argomento.

LA BUGIA – LAPIS EDIZIONI – 2018

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