Recensione di Nero Di Siena – Mario Falcone

Recensione di Nero Di Siena – Mario Falcone

Nero Di Siena, di Mario Falcone, è un thriller tutto italiano, nei luoghi, nei personaggi e nelle storie.

Siena, città rinomata per le sue bellezze artistiche, in cui si vive una vita tranquilla, nasconde in realtà in sé, corruzione, mafia, traffico di droga e massoneria.

Tutto questo non ce lo si aspetterebbe in una piccola cittadina di provincia ed è proprio quello che pensa il vicequestore della Polizia di Stato, Lorenzo Brandi, quando da Catania viene trasferito in Toscana. A confermare che “tutto il mondo è paese.”

L’omicidio di Gualtiero Volpi, noto banchiere della città e di sua moglie, trovati morti nella loro casa, apre le porte ad un’indagine complicata da gestire soprattutto per la notorietà delle sue vittime.

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Brandi si scontrerà con l’omertà e la reticenza di molti, scoprirà sordidi giri e pericolosi intrecci con la malavita.

Ma quest’indagine per il vicequestore Brandi è molto di più, è una ricerca nel suo passato, nella sua vita, tra errori, rimpianti e segreti. E nel ripercorrere la sua esistenza arriverà a scoprire una devastante verità.

In Nero Di Siena, nulla è come appare, ogni personaggio ha i suoi ‘scheletri nell’armadio’ e non è quello che sembra. Dolore e violenza si annidano anche nei posti più tranquilli del mondo e la verità ha sempre il gusto amaro della sconfitta.

“Sulla strada che lo riportava a casa, si rivide per l’ennesima volta tutto il film di quella drammatica vicenda che presentava molti risvolti e che aveva provocato tanto dolore a così tante persone: ma era la vita, si disse, l’importante era poter dire di aver fatto tutto per rimettere le cose al loro posto, anche se i conti erano stati molto alti.”

In vita, in vero, nulla è come sembra.

NERO DI SIENA – IANIERI EDIZIONI – 2019

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