Recensione di Non Siamo Mai Stati Bravi A Giocare A Pallone – The Jackal


Non Siamo Mai Stati Bravi A Giocare A Pallone

Non Siamo Mai Stati Bravi A Giocare A Pallone, Rizzoli, è il libro perfetto per i curiosi del dietro le quinte e per gli amanti dei The Jackal.

Qui troviamo il racconto, in soggettiva da parte di Simone Ruzzo, di come dai banchi di scuola, tre ragazzini nerd di Melito con una grande passione siano diventati quelli per cui sul palco di Sanremo artisti, presentatori…. e Beppe Vessicchio, hanno pronunciato parole solo apparentemente a caso.

Questo libro inizia raccontandoci della scelta del nome, lo sciacallo, che “è un nome figo, incredibilmente figo”.

“The Jackal è prima di tutto una storia. Una storia di amicizia, di fallimenti e di vittorie, di strade prese, di strade perse e di strade solo abbozzate. Cominciata molto prima che spuntassero YouTube e i social network, quando i modem a malapena esistevano, e quei pochi che c’erano tenevano occupata la linea fissa producendo un rumore infernale ogni volta che si connettevano.”

Fin dai tempi delle scuole medie i futuri The Jackal girano video, inventano storie e modi per arrivare nel miglior modo possibile a chi li guarda, poi negli anni dal gioco tra amici con la stessa fissa hanno provato a farlo diventare un lavoro.

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Così tutto prende un’altra forma, aprono il primo ufficio, i lavori iniziano ad arrivare e col tempo altre persone si aggiungono al team… e molti errori vengono fatti. Per fortuna aggiungerei!

Saranno proprio gli errori infatti, gli scivoloni, le cadute e le discussioni più accese a solidificare la visione di chi sono e cosa vogliono fare ed essere nella vita i The Jackal.

Non Siamo Mai Stati Bravi A Giocare A Pallone è una biografia ma anche un inno a perseguire le proprie passioni rialzandosi sempre più forti e con l’obiettivo più a fuoco.

Sì perché dai banchi di scuola i The Jackal sono diventati un’azienda di successo con meeting e business plan, a suon di scelte a volte anche difficili e di rinunce di lavori e collaborazioni che non erano nelle loro corde.

Anche se per un buon periodo per questioni di “bilancio” hanno realizzato anche molti video e spot non esattamente in linea con l’ironia e la capacità anche di far riflettere che li rappresenta.

Questo libro non è un manuale su come avere successo partendo da zero, e neanche su come diventare videomaker, ma è certamente un libro sulla capacità di adattamento condita dall’ostinazione nel perseguire se stessi.

E forse è proprio questa oggi la formula vincente.

Ah, nel 2017 hanno anche girato un film sugli alieni prodotto da Cattleya e RaiCinema che si intitola AFMV: Addio fottuti musi verdi. Il racconto del periodo di riprese è esilarante.

Buona lettura!

(P.S. Fabio, Aurora e Fru io li adoro!)

NON SIAMO MAI STATI BRAVI A GIOCARE A PALLONE – RIZZOLI – 2021

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