Original London Style recita nel sottotitolo “hip hop, sound system e black british culture” come a indicare un tridente informativo definito. Ma sarebbe troppo limitante perché la lettura di questo libro svela un mondo incredibile non solo un trittico di sottoculture.
Siamo negli anni Ottanta (principalmente) ma visti da ottiche diverse della cultura punk o da quella pop che hanno fatto da padrone nei grandi canali di comunicazione.
In Original London Style c’è il racconto di una Londra, ricettiva come sempre, ma aperta alle nuove sonorità che New York aveva appena creato e diffuso tra i giovani. Londra è sempre stata attratta da New York ma stavolta con l’accoglienza data al primo brano hip hop americano “Rapper’s delight” della Sugar Hill Gang fornirà un trampolino olimpionico per una musica che andrà a incastonarsi tra i macrogeneri tipo il rock.
C’è una Coven Garden non ancora polo turistico londinese ma crocevia di culture e contaminazioni che oscillano tra esibizioni esaltanti di b-boy, Mc e rapper fino agli scontri tra bande rivali.
L’autore, u.net, scrive con cognizione di causa avendo appurato l’argomento con devozione e passione. Sceglie la narrazione a più narrazioni dove autori principali si susseguono per raccontare lo spaccato di un periodo in particolare. Così da creare una visione esaustiva, variegata e mai noiosa per il lettore.
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Si dedica a spolverare quei fenomeni che hanno reso possibile la diffusione dell’hip-hop come le radio pirata, i sound system e le eroiche musicassette che hanno portato in giro musica che spesso era all’avanguardia per il sentito convenzionale.
“Quando l’ingegnere olandese Lou Ottens introdusse la cassetta stereo compatta nel 1963, nessuno poteva immaginare che avrebbe rivoluzionato il mondo della musica, eppure già negli anni settanta quel piccolo supporto si era trasformato in una tecnologia rivoluzionaria e sovversiva.
La sua importanza era legata alla portabilità e alla convenienza, ma soprattutto alla facilità di registrazione e distribuzione.”
Entra nel cuore così del sistema che ha generato una nuova musica, ovvero l’hip-hop inglese, passando da capisaldi come i Soul II Soul e da sfumature tribali collegate al reggae giamaicano. Scoperchiando una portentosa energia sonora che si è propagato prima nei luoghi con più fermento emotivo, spesso zone popolari, qualche volta nel degrado, per espandersi in tutto il territorio inglese.
Creando così la “black british culture” che plasma generi e stili musicali (vedi il grime per esempio) con la sua influenza epocale radicata a Londra, certo, ma ormai in tutto il mondo.
Original London Style arriva fino agli anni Novanta e tocca le acid house analizzando come abbiano risposta all’ascesa della techno music. Insomma, è un libro veramente completo per chi è in cerca della storia dell’hip hop inglese e da tutte le sfumature che gli orbitano attorno.
ORIGINAL LONDON STYLE – AGENZIAX – 2022
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