Recensione di Padri E Figlie – Girolamo Grammatico


Padri e Figlie

Padri E Figlie, a dispetto del titolo, si rivolge a tutti, ma proprio tutti. Padri con figlie, padri con figli, madri, zie e zii, cugini e cugine, amiche e amici …

Nessuno è escluso dal messaggio di questo libro, edito dalla Lit Edizioni, che approfondisce i rapporti e le loro dinamiche, ci propone workout per lavorarci su e ci dona gli strumenti di riflessione che porteranno sempre più persone a modificare la nostra retrograda cultura.

Quella intrisa di maschilismo e machismo, che affonda le radici nel patriarcato ancora mooooolto presente sul territorio.

La riflessione sembra nascere dall’apparente semplice domanda: cosa desidera un genitore per i propri figli e le proprie figlie?

E al netto di ciò dobbiamo mettere in conto che le figlie, per raggiungere i propri obiettivi, dovranno impegnarsi di più, lavorare di più, sgomitare di più… per ottenere forse qualcosa di paritario.

Forse, ma non è la norma.

Attualmente la situazione è che anche le donne che ce la mettono tutta, che ci credono, che non si piegano, comunque non riceveranno nel loro percorso di vita un equo trattamento. Lo sappiamo già.

L’idea comune di padre e in generale di genitorialità, può cambiare, migliorare e acquisire consapevolezza per un futuro diverso.

Girolamo Grammatico in Padri E Figlie ci propone una intensa sessione di coaching umanistico…

Padri E Figlie se vuoi lo trovi QUI

Un padre che usa il coaching umanistico per essere un papà virtuoso non ha altra scelta che praticare il femminismo… Se il fine ultimo è una relazione autentica con nostra figlia in quanto femmina, se l’obiettivo è l’ autorealizzazione come padri e la sua come persona libera, autonoma e felice, la rottura con l’ordine costituito diventa il tramite per raggiungere questi risultati.

Se la società ha un problema con le nostre figlie, i papà saranno parte della soluzione.”

Cresciamo in una cultura che ci etichetta, che chiama “mammo” i padri che fanno i padri, che pensa che essere femmine significhi tendenzialmente essere “… buone, gentili, cordiali, educate e future mogli e mamme”.

C’è una radicata mentalità, una cultura dominante da scardinare e più si legge Padri e Figlie e più ci si rende conto di tutti i singoli aspetti della vita in cui la situazione della donna potrebbe essere diversa.

Ma ancora non lo è.

La cultura patriarcale che subdolamente ci ha cresciuti fa una tremenda fatica a gestire emozioni e sentimenti. Per tanti motivi.”

Nelle fiabe e nei cartoni animati degli ultimi anni ad esempio qualcosa sta cambiando, le “eroine” stanno diventando sempre più padrone della loro vita, responsabili delle loro scelte, soprattutto fanno delle scelte personali.

Non attendono più semi-morte un principe con cui sposarsi alla cieca.

Il capitolo sull’uso del linguaggio per cambiare prospettiva l’ho trovato affascinante e mi tocca da vicino.

Le parole sono importanti, la loro scelta e la costruzione della narrazione che scegliamo di farci definisce anche la realtà che ci circonda.

Gettare le basi per una società più paritaria è oggi doveroso, impegnativo, una visione comune che ormai abbiamo in molti.

Una società in cui ad esempio una dottoressa con un prestigioso incarico non diventi semplicemente “Anna” sui giornali, in cui non si venga svilite, in cui i salari saranno uguali a parità di incarico, in cui non si debba temere per la propria vita quando si decide di lasciare un uomo, in cui dare della “femminuccia” a qualcuno non significhi più insultarlo e sminuirlo.

In Padri E Figlie una cosa coinvolgente sono certamente gli esercizi che ci suggerisce e i paradigmi limitanti con conseguenti riformulazioni e allenamenti.

Questo libro è davvero uno strumento al nostro servizio, che ci apre gli occhi su alcuni aspetti, ci suggerisce alcune strade, ci dona ulteriore consapevolezza del fatto che il momento del cambiamento è qui e ora.

Parola di madre di figlio maschio!

PADRI E FIGLIE – LIT EDIZIONI – 2020

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