Rome Wine Expo 2024 è giunto alla terza edizione. La professionalità esperta di Riserva Grande Academy si è mischiata al prestigio dell’Hotel Palatino creando una manifestazione che esalta le qualità del vino a trecentosessanta gradi.
La proposta infatti esula dalla consueta localizzazione in base alla produzione della zona di origine per approfondire l’argomento del vino in senso più ampio. Esaustivo.
In Rome Wine Expo 2024 si va alla scoperta della produzione vinicola con ampio raggio di azione.
C’è la Georgia dove la storia ci dice che il vino probabilmente sia nato. Si passa in Spagna con una proposta sempre più attenta al palato del pubblico. Si va anche in Francia per viaggiare tra quei gusti consolidati di una tradizionale mirata produzione vitivinicola. E si sta in Italia spaziando da regione a regione con attente scelte per naso, palato e gusto nel bere.
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L’organizzazione di Riserva Grande (il sito ufficiale lo trovi QUI) ha reso l’esperienza speciale a cominciare dal loro stesso banco dove abbiamo potuto assaggiare varie proposte italiane tra queste un vino ci ha colpito subito, il riesling, sempre considerato tedesco. Invece oggi produzioni del Trentino Alto Adige e del Piemonte si lanciano con coraggio e approdano in sapori che si accostano a quelli tradizionali tedeschi e strizzano anche l’occhio a nuove sfumature italiane per le papille gustative.
La Francia ha sempre il suo perché in fatto di vini e l’assaggio del “Domaine de la Bretonniere” ce lo ha confermato. Un gusto particolare per una bottiglia adatta a un’ostrica come a un piatto leggero di carne o a una degustazione di formaggi.
Siamo passati dalla Francia alla Spagna con una scoperta nella lavorazione attuale vitivinicola.
Il vecchio e scontato detto che i vini spagnoli sono pesanti e di poca personalità ha fatto il suo tempo. Infatti oggi hanno trovato un’armonia che si respira già nell’agitare il calice e si conferma poi all’assaggio. L’azienda vinicola Traca I Mocador ci ha davvero sorpreso per l’originalità della proposta autoctona.
Siamo approdati poi alle numerose proposte italiane partendo dalla produzione laziale con i vini di Tenimenti Leone. Con freschezza, allegria e molta originalità rivisitano le proposte locali rispettando però il territorio. Per saperne di più vai QUI
Poi la nostra curiosità ci ha portato in quel di Treviso con la produzione di prosecchi di Castellalta. Originali e creati con tanta passione. Per saperne di più vai QUI
Per passare poi all’Abruzzo con le bottiglie di Fattorie Gaglierano. Stile nella produzione locale di Cerasuolo, Pecorino e Montepulciano D’Abruzzo. Per saperne di più vai QUI
Poi siamo andati in Friuli a pochi passi da Udine, San Daniele del Friuli, con la produzione di Truant. Ci ha colpito molto il loro Rosé Extra Dry. Per saperne di più vai QUI
Il nostro viaggio di assaggi è proseguito in Toscana con la produzione del Podere Ema e l’assaggio di un suo Chianti davvero Superiore. Per saperne di più vai QUI
Siamo risaliti in Veneto per un Amarone, quello di Terre Di Rizzato. Per saperne di più vai QUI
Sempre in Veneto, ci siamo dedicati ad assaggi dell’azienda agricola Montecrocetta. Per saperne di più vai QUI
Ci ha colpito l’Apicoltura Pacienza per la produzione di un vino al miele, non un liquore ma un vino vero e proprio. Per saperne di più vai QUI
E infine ci siamo dedicati ai vini georgiani per scoprirne storia e produzione e assaggiare gusti che al palato ricordano subito sapori ancestrali.
Un’ultima dedica la vogliamo fare a Davide Quartieri del Convivio Ampelo (il ristorante lo trovi QUI) con il quale abbiamo disquisito piacevolmente delle tante proposte presenti a Rome Wine Expo. Ci ha fatto comprendere dove sta andando la ristorazione tra i giovani. Rispettosi del passato ma con passione per la creatività che li spinge a innovare.
(Articolo a cura di Andrea Paolucci e F.A.P.)
ROME WINE EXPO – 2024
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