Slow Wine 2023 di Slow Food – Recensione

Slow Wine 2023 di Slow Food – Recensione

Slow Wine 2023 è la nuova guida di Slow Food per indirizzarci verso vini che abbiamo una lavorazione dal vitigno fino all’imbottigliamento il più possibile naturale.

Quest’anno sono 1957 le cantine visitate e poi recensite. E’ questo è sinonimo di passione verso un argomento italiano che non smette mai di stupire.

In Slow Wine 2023 andiamo alla scoperta del nostro palato nel modo più sano possibile. Puntando un bicchiere di vino che abbia le qualità che stiamo cercando e che ci tenga al riparo da lavorazioni che esulano dal sano e ‘moralmente giusto’.

Già, perché i prodotti industriali hanno un costo molto più basso di quelli naturali e sarebbe più semplice sfruttare diserbanti, concimi, eccetera, sintetici. E’ proprio qui che entra in scena la produzione ‘slow’ con la passione e la missione di viticoltori coraggiosi e ispirati.

Viticoltori che si adeguano ai nuovi presagi meteorologici e climatici e che, a differenza di quelli non slow, hanno puntato il tiro sull’attuale situazione mondiale tra guerre, pandemie e appunto cambiamenti climatici.

“Anche per questo pensiamo che la 2022 sia un’annata su cui dare definitivamente ascolto ai vignaioli veri e propri, quelli che ragionano in piccolo e in modo ecosistemico. Sono loro ad avere percepito meglio e più da vicino il messaggio che arrivava dalla natura: ora dobbiamo dedicarci al confronto, allo studio, alla ricerca scientifica, a mettere a sistema le esperienze positive e negative di ognuno di loro. Condizioni radicali impongono reazioni altrettanto radicali.” (dall’introduzioni del curatore Giancarlo Gariglio)

Un ruolo determinante giocherà la Slow Wine Coalition, un’organizzazione internazionale nata per esaltare il ‘vino buono pulito e giusto’.

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E come si riconosce il vino buono pulito e giusto? Lo si scopre grazie al manifesto dedicato di Slow Food. Un decalogo di istruzioni per renderlo tale.

Con questi presupposti Slow Wine si veste di fascino e il racconto sul vino assume caratteri benevoli e lungimiranti. Ecco che allora le quasi duemila cantine contenute in questa guida assumono un ruolo determinante anche per il cambiamento imposto dal pianete. E ne diventano precursori di una missione che alla fine diverrà l’unica scelta possibile (a giudicare dagli odierni presupposti).

Dopo un’introduzione così leggendo ci aspetta un capitolo dedicato aa come leggere la guida. Oltre alle solite apprezzate chiocciole, bottiglie e moneta per misurare i vini presenti nella guida, c’è una bella iniziativa. Ovvero presentando la guida nella cantina prescelta si otterrà uno sconto minimo del dieci percento.

In più c’è un QR Code con la visita in cantina, ci sono informazioni dettagliate per rendere qualunque lettore all’altezza del bisogno del suo palato.

La premessa si conclude con un opportuno capitolo sui fertilizzanti per raccontare la produzione del presente (ma anche del futuro) sotto ogni possibile aspetto. Ci sono anche i fitofarmaci, il diserbo e i lieviti a concludere la robusta introduzione.

Oltre scopriamo il lessico di degustazione, una lettura utilissima a tutti per orientarci quando ci raccontano un vino, per esempio un enologo o il classico sommelier.

Poi si parte con Slow Wine 2023 vera e propria con i Top Wine, ovvero le eccellenze nelle migliaia di degustazioni, divise regione per regione. E dopo con un capitolo dedicato a ogni regione.

Una guida esaustiva da tenere sempre a portata di mano. Anche durante i viaggi.

E’ anche un ottimo regalo per l’amico/a sensibile all’argomento della sostenibilità.

SLOW WINE 2023 – SLOW FOOD EDITORE – 2022

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