Recensione di Scomparsa – J. C. Oates

Recensione di Scomparsa – J. C. Oates

Scomparsa di Joyce Carol Oates è un romanzo particolare, molto intenso e originale per il tipo di interpretazione dei personaggi scelti dall’autrice.

Scomparsa ha una storia che somma in sé tutti i temi e le contraddizioni americane.

La guerra, quella in Iraq e i suoi veterani, la pena di morte, la durezza delle carceri, la gente quella della piccola provincia, di facciata, religiosa al limite del bigotto e i suoi ragazzi combattuti tra l’apparire vincenti ed essere al contrario deboli.

I protagonisti sono I Mayfield, la tipica famiglia americana di una piccola cittadina denominata Carthage. Zeno, il padre, uomo in carriera, politico conosciuto. Arlette, la madre, donna esemplare, assai religiosa. Juliet, la prima figlia, la sorella quella bella, ammirata, solare. E Cressida, la figlia ombrosa, quella intelligente, piena di lati oscuri, geniale ma al limite di qualche patologia psichiatrica.

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Il 9 luglio 2005 Cressida scompare, sembra inghiottita nel nulla. È stata vista l’ultima volta in compagnia di Brett Kincaid, caporale dell’esercito, da poco ex-fidanzato della sorella. Da qui si snodano le ricerche, le storie, tutte raccontate a partire da diversi punti di vista dei personaggi coinvolti, non manca il colpo di scena e un significativo epilogo.

Un libro insomma, da leggere tutto di un fiato. Sempre pronti ad aspettarsi che in un momento che sembrerebbe banale, possa accadere qualcosa di inaspettato e molto significativo.

Un tuffo di testa in uno spaccato sociale che poco ha a che vedere con le normali situazioni che ci arrivano dagli Stati Uniti d’America a noi europei, attraverso film, telefilm o altro, dove la vita quotidiana diventa una lama di rasoio, nascosta nelle azioni di tutti i giorni.

Scomparsa è un grande romanzo scritto in modo magistrale da Joyce Carol Oates, affermata scrittrice di New York, con al suo attivo già numerosi romanzi di successo.

SCOMPARSA – MONDADORI – 2016

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