Recensione di Nessuna Voce Dentro – Massimo Zamboni

Recensione di Nessuna Voce Dentro – Massimo Zamboni

In Nessuna Voce Dentro, Massimo Zamboni, l’ex-chitarrista di CCCP e CSI, racconta un’estate vissuta a Berlino prima della caduta del Muro.

Non era un’estate qualsiasi quella dell’81 perché molti accadimenti storici si sarebbero espletati in quella città che Zamboni aveva puntato per la sua fame di esploratore.

Il viaggio si trasformerà in una profonda illuminazione che cambierà le sorti della sua vita.

In Nessuna Voce Dentro, c’è tutto il sentimento dei primissimi anni ottanta. Quelli lontani dal superficialismo commerciale di un riff musicale che ammiccasse alla dance patinata e portasse l’orecchio dentro sonorità piacevoli. Prive del dolore che quell’epoca stava trasmettendo ai ragazzi, magari con l’eroina o con un milione di altri espedienti che al tempo sembravano assolutamente innocui, come anche ad esempio la militanza nella politica più estrema.

Zamboni parte alla volta del Nord Europa con un pollice alzato e viene raccolto da un camionista col bisogno di condividere la solitudine. Arriverà a Berlino e presto scoverà una casa occupata, una Casa, dove inizierà a pulsare il cuore della sua esperienza, molto più vicina a un viaggio della speranza che a una vacanza.

In Nessuna Voce Dentro, il protagonista sarà costretto a lavorare. Dove andrà a finire se non in un ristorante italiano? Uno di quelli italiani a Berlino. Un po’ come lo sono i ristoranti cinesi in Italia, ovvero un surrogato neanche troppo ben riuscito di quelli originali in patria.

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La scrittura di Zamboni è elettrica e sempre pronta a cogliere il lato ironico delle vicissitudini che può vivere un emiliano come lui in una Berlino ancora divisa da un muro carismatico e opprimente e alto almeno due metri e mezzo.

Nessuna Voce Dentro è un’istantanea ben riuscita, interessantissima, del periodo storico narrato. Tra i tanti vari incontri incredibili, e descritti benissimo, che farà Zamboni nel corso del viaggio berlinese, ci sarà quello surreale, sulle note di un’Alabama Song solitaria, che darà voce alla sua futura e visionaria carriera chitarrista e compositiva.

NESSUNA VOCE DENTRO – EINAUDI – 2017

 

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