Recensione di Rino Gaetano, Un Mito Predestinato – Micocci-Ercolino


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Rino Gaetano, Un Mito Predestinato, di Stefano Micocci e Carlotta Ercolino, è un tuffo al cuore per i fans più sfegatati. Ma anche per tutti gli altri, fans, conoscitori e ignari è uno scrigno per conoscere a fondo il mito di Rino Gaetano.

Inoltre Rino Gaetano, Un Mito Predestinato è anche un’ode alla ‘it‘,  l’etichetta discografica che negli anni settanta ha portato alla ribalta tanti cantanti e cantautori romani fino al conio di “scuola romana” per i giornalisti dell’epoca. Avere Vincenzo Micocci come capo della “it” significava per tutti sentirsi a casa e a proprio agio. E la prefazione di Pasquale Panella ne è una dimostrazione lampante.

Il libro si apre con numerose foto, belle e assolutamente inedite, che vedono Rino Gaetano e i maggiori rappresentanti della “it” in situazioni pubbliche e private. Poi segue una spiegazione di Stefano Micocci su quello che il lettore andrà a scoprire tra le pagine a seguire.

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Ancora numerose bellissime foto e poi si passa all’azione.

Rino Gaetano, Un Mito Predestinato inizia tra gli ultimi brindisi di un bar, dove il tiratardi per eccellenza era proprio l’autore di Gianna. Dopo vari tentativi di coinvolgere qualcuno a proseguire nella notte, Gaetano si convince a tornare a casa. Ma incontrerà quel camionicino sulla sua strada che porrà fine alla sua giovane e brillante vita.

In seguito la trama si sposta tra realtà e fantasia ponderando sempre la conoscenza magistrale di Rino Gaetano e le persone che orbitano in questo delicato e commovente racconto. Vincenzo Micocci e la sua “it” in primis, ma anche calibri come Antonello Venditti e Francesco De Gregori, solo per fare due nomi, ma la lista per il lettore è lunghissima.

In Rino Gaetano, un mito predestinato viene anche raccontato il difficile rapporto degli artisti dell’epoca con la censura e vengono poste le basi per un dibattito sulla cultura musicale e sull’indipendenza della stessa dai poteri forti. Indipendenza per la quale Vincenzo Micocci, si è battuto tutta la vita.

Memorabile l’incontro celestiale tra Rino Gaetano e Fred Buscaglione. Entrambi hanno definitivamente chiuso gli ideali di un decennio, anni sessanta e anni settanta, con la tragica morte, dove Fred accoglie Rino nella sua auto per portarlo fino in cielo a cantare davanti alle star già presenti, la sua “Ma il cielo è sempre più blu”.

Rino Gaetano, un mito predestinato è un libro che si legge bene. Scorre tra tanta storia e tante storie musicali, con la visione di addetti ai lavori che hanno visto con occhi propri, la nascita, il successo, la decadenza e la morte di un mito predestinato, quello di Rino Gaetano.

RINO GAETANO, UN MITO PREDESTINATO – TERRE SOMMERSE -2017


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