Corso Trieste di Fabio Zanello e Tommaso “Piotta” Zanello – Recensione

Corso Trieste di Fabio Zanello e Tommaso “Piotta” Zanello – Recensione

Corso Trieste è un’ode struggente al rapporto tra due fratelli tanto diversi che si rispettano amorevolmente e che hanno dieci anni di differenza. I due vivono vite scandite dal quartiere romano di appartenenza e dalle uscite che cambiano in base al periodo raccontato.

È la storia del Piotta, quello della superhit romana “Supercafone”, e di suo fratello Fabio agli antipodi per riservatezza e modo di approcciarsi alla società.

In Corso Trieste andiamo alla scoperta dei diari che il fratello piccolo Tommaso possiede di Fabio dopo la sua scomparsa avvenuta nel 2022. C’è l’idea di creare un libro allora con le rispettive vite messe a confronto, libro che prende forma e sostanza tramite La Nave Di Teseo per portarlo all’attenzione dei lettori nel marzo del 2024.

Un libro che nasce da una proposta di Tommaso a Fabio nel lontano 2003 davanti a un caffè nel solito bar della ‘loro’ Villa Paganini.

“Sono passate 1047 settimane da quel maggio 2003, e il libro non è mai più uscito, ma ora quel libro c’è, ed è questo che avete nelle vostre mani. Quello che manca è Fabio.”

Corso Trieste si apre nel 1975 con Fabio e i suoi amici appena dodicenni e già si respira un’aria contrapposta tra fascismo e comunismo e sullo sfondo qualche coro dedicato all’A.S. Roma. Le vicende si susseguono fino a quando Fabio prende coscienza della sua fede politica e quasi in modo obbligato comincia ad assistere da adolescente alla violenza che si perpetra nelle strade tra fine anni Settanta e inizio anni Ottanta.

Con racconti sul campo, tra manifestazioni che finiscono nel sangue e con le morti contrapposte dalle diverse fedi politiche. Nel frattempo il mondo cambia e cresce la consapevolezza di una ricerca maggiore del proprio spirito che porta lo stesso Fabio a viaggiare in cerca di se stesso.

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Tommaso invece nell’inizio della sua storia ha appena sette anni e il suo racconto cresce con la sua età e con il suo stile nella scrittura fino all’entusiasmo del rap passando per il dj della festa e per le prime composizioni che sfoceranno poi nella hit “Supercafone” e oltre.

Sullo sfondo ci sono nomi ed eventi che conosciamo tutti e che hanno segnato la storia italiana. Ci sono personaggi che chi è “di zona” può fare venire a galla dalla memoria di quegli anni. Ci sono racconti di vita che in quegli anni hanno vissuto un po’ tutti. Dallo stesso terrorismo alla strategia degli attentati. Dalla subdola eroina e alla conseguente paura della morte, oltre che dell’AIDS. Si viaggia con scorrevolezza dagli anni Settanta fino a quel 2003 che Tommaso propone a Fabio di scriverci su un libro.

C’è tanto sentimento, ovunque, dal bisogno di esprimersi sempre e comunque fino alla ricerca della felicità. Con la consapevolezza che ogni età ha i suoi riti e che quello che sembrava vitale a vent’anni magari a trenta decade all’improvviso.

La forza di Corso Trieste è proprio la contrapposizione dei fratelli che lo stesso Tommaso commenta con parole strappalacrime.

“Ora che uno dei due contrappesi è venuto meno, il peso di chi resta fa i conti con un nuovo bilanciamento, in modo che tutto resti in equilibrio, portando avanti ciò che ci rendeva uniti e vicini, a futura memoria.”

È anche un ottimo regalo per l’amico/a che vuole ripercorrere il periodo tra gli anni Settanta ai Duemila passando per Roma ma pure per la Tailandia, mezza Italia, Londra, New York e tanti altri posti speciali.

CORSO TRIESTE – LA NAVE DI TESEO – 2024

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