La Parola Magica, di Paolo Borzacchiello, è un libro assolutamente originale. Di quelli che ci vuole una notevole carica di fantasia e di coraggio per scrivere e proporre. Non è possibile rimanere impassibili di fronte a questa lettura. E per curiosità, e cultura personale, bisogna sapere come andrà a finire questa stravagante e originalissima storia.
Paolo Borzacchiello assicura che grazie al potere dell’intelligenza linguistica si uscirà cambiati dopo aver letto La Parola Magica.
E probabilmente, ha ragione. Anche se il mondo è bello perché vario e non tutti reagiscono allo stesso modo a un libro così particolare, ma il qui umile lettore, e recensore, ne è uscito profondamente cambiato.
La Parola Magica è la storia di Leonard, chiamato da una certa Lisa che afferma di essere Dio in persona. E’ stato contattato per le sue capacità professionali. Lisa ha bisogno di un consiglio. Deve decidere se distruggere il genere umano o lasciarlo ancora in vita.
Leonard è una persona molto sicura dei suoi mezzi. E scettica. Non crede che Lisa sia Dio. Leonard però ha anche un passato complicato alle spalle. Ha dovuto lottare per conquistare la sicurezza nei suoi mezzi che oggi può ostentare con Lisa. Il fisico e l’approccio con il prossimo hanno influenzato in modo significativo la sua adolescenza. Era considerato uno sfigato ciccione e secchione. Il bullismo però lo ha trascinato nel riscatto. Fino a diventare un prodigioso ‘comportamentalista esperto in persuasione linguistica e comunicazione non verbale’.
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Se qualcuno mente, Leonard lo capisce. Come se egli vuole, può portare qualcuno a ragionare in un modo preciso. La fine arte della persuasione non ha segreti per il protagonista di La Parola Magica.
Ma sa fare anche molto altro, come per esempio salvare il mondo da un attentato dinamitardo. Così, per far restare in vita migliaia di persone.
Accanto a Lisa, appariranno personaggi tipo Lucifer (sì, di nome e di fatto), quattro arcangeli con poca voglia di scherzare ed Evelyn, una donna ‘che si accende molto facilmente’.
Leonard potrà contare sulla figlia Elizabeth, sull’assistente James e sui suoi amatissimi anacardi.
Riuscirà Leonard a salvare il genere umano, grazie anche alle sue tecniche di persuasione? Sempre che Lisa sia veramente Dio, sia chiaro.
La Parola Magica è inoltre uno strumento utilissimo per migliorare il rapporto che il lettore ha con il proprio cervello.
Il romanzo è scritto in prima persona. Permette quindi al protagonista di lasciarsi andare in pensieri, divagazioni e ragionamenti riguardanti gli studi sul cervello e sui suoi comportamenti. Che si trasformano in ‘dritte’ per sfruttare al meglio la propria mente.
Il cervello può pensare una cosa sola per volta. E’ un aiuto per sostituire un pensiero positivo a un’ossessione. Respira. Calma. Il senso di colpa non deve esistere. Una vita felice va cercata, capita e ottenuta. Questo libro è un passo importante per chiunque intenda affrontare un cambiamento. Perché per amare gli altri, bisogna prima di tutto amare se stessi.
LA PAROLA MAGICA – MONDADORI – 2018
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