La Roma Che Non Sai di Fabio Isman – Recensione

La Roma Che Non Sai di Fabio Isman – Recensione

La Roma Che Non Sai, una citazione:

“E così, tra personaggi da riportare alla luce, date topiche da non dimenticare, luoghi da non mancare, piccoli capolavori, e qualche perdita dolorosa nel nome della modernità, la città abbonda davvero di sorprese che lasciano sbalorditi: merito di papi e imperatori, nobili e viaggiatori, patrizi e maggiordomi, anche degli invasori e degli artisti che vi hanno lasciato un segno.”

Come progettare il racconto di una città che non finisce mai?

Fabio Isman ha scelto un numero magico, il sette, e l’ha declinato per ben cinque volte.

Sette piccoli capolavori da non mancare. Sette luoghi da non perdere. Sette personaggi dimenticati. Sette date da tenere in memoria. Sette perdite dolorose che hanno amputato la capitale d’Italia.

“Roma, non basta una vita”, questo è un celebre adagio, ma proprio per questo l’Urbe offre ancora la continua ebbrezza di scoprire curiosità ignote.

Per uscire dai consueti itinerari e provare il gusto della scoperta, il piacere dell’insolito, l’autore ci svela tanti piccoli e reconditi segreti della città.

Percorsi inediti per passeggiate curiose che ci possiamo regalare in qualche giornata romana.

Dall’ultima e mirabile fontana di Gian Lorenzo Bernini, ignorata da tutti, al chiusino stradale sull’Aventino, dove ci si può calare nell’abitazione privata dell’imperatore Traiano, ancora totalmente affrescata.

Da una chiesa di Borromini, rimasta incompiuta e ora è un albergo di lusso ai piedi del Gianicolo, al Grand hotel di via Veneto dove nella sala da ballo fanno capolino, a grandezza naturale, 78 personaggi del bel mondo degli anni Venti.

È una Roma del passato che nelle guide turistiche è trattata superficialmente, oppure latita del tutto.

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Una Roma “alta” e una “bassa”: imperatori e papi, santi e libertini, imprenditori e tribuni della plebe, dittatori e architetti, artisti, scrittori, nobili e popolani, soldati e psicoanalisti.

Una città che si è trasformata ma ha mantenuto traccia di ogni cosa, l’ha solo sepolta nella memoria e spesso anche sotto metri di terra.

Fabio Isman è un giornalista e scrittore, studioso delle vestigia dell’Antica Roma che per quarant’anni ha raccontato la Capitale e le sue trasformazioni sulle pagine de Il Messaggero.

Il suo libro è uno di quelli da infilare nella tasca della giacca o in borsa e poi partire per un viaggio nel tempo.

Veniamo così a scoprire che, nei secoli anche meno remoti, sono scomparse dalla città dei papi almeno 630 chiese (di cui centoventi sono sparite poco dopo l’Unità d’Italia).

In ogni angolo, alzando lo sguardo ad ogni incrocio, addirittura arrivando in auto prendendo il Grande Raccordo Anulare, una città stratificata che racconta mille storie diverse.

Questo libro ci restituisce una Roma celata e negletta, ancora più affascinante del solito.

Qui tutto risuona di eternità, ma non solo i marmi del Foro.

Anche i dispetti, le faide, gli scempi e l’oro che ammanta i tramonti.

Ab urbe condita.

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LA ROMA CHE NON SAI – IL MULINO – 2023

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