Le Italiane Si Confessano di Gabriella Parca – Recensione

Le Italiane Si Confessano di Gabriella Parca – Recensione

Le italiane hanno scritto di se stesse tanto, tantissimo nell’opera di Gabriella Parca Le Italiane Si Confessano. Riapparsa in questa nuova edizione del 2023, con la brillante prefazione di Chiara Tagliaferri, la sua uscita ha avuto una storia controversa.

Opera pubblicata per la prima volta nel 1959, raccoglie le lettere inviate dalle donne alla “piccola posta” di due settimanali. Ma in questa sua prima versione il libro non viene capito, né tantomeno apprezzato. La società italiana postbellica non è affatto pronta ad accoglierlo.

È nel 1973 che Le Italiane Si Confessano guadagna popolarità grazie a un articolo sull’Espresso di Paolo Milano. Il libro contribuisce a dare voce alla condizione di tante donne, completamente inascoltate, consegnando autenticità ai loro corpi, alla loro quotidianità, ai territori, ai contesti familiari. Complici le battaglie politiche di quel momento, il femminismo che avanza.

Tanto inchiostro a riprova che l’Italia di quegli anni, senza distinzione tra Nord e Sud, non è affatto quel monolitico insieme di voci femminili, che la cultura dominante vuole far intendere. O peggio ancora invisibile.

Le Italiane Si Confessano è una fotografia esatta e puntuale di emozioni, vissuti, dolori taciuti che hanno trovato la strada per arrivare fino a noi. La morale, il giudizio non alterano il contenuto delle lettere che sono proposte nella loro integrità, nel loro italiano incerto e nelle diverse forme dialettali che spuntano sparse qua e là.

«…Vi chiedo scusa se ho scritto molto confusamente, ma è una questione che andrebbe parlata personalmente per capire tutti i fatti, come sono successi. In più vorrei chiedervi scusa per gli errori e la scrittura, ma non ho studiato.»

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I temi sono trattati da chi scrive con fermezza e dignità. Spaccati di vita quotidiana che ci fanno immaginare le nostre nonne, madri intrappolate in un ruolo “progettato” da una società perentoriamente maschilista e violenta. Patriarcale.

Emergono storie di privazione, di sesso, di figli clandestini, prevaricazioni, amori forzati, matrimoni combinati, aborti clandestini che mietono vittime senza diritti. “Amori proibiti” di un mondo queer che sì esisteva, anche all’epoca, anche tra donne, ma guai a dichiararlo o consegnarlo alla storia.

«Squarciando il silenzio in cui sono stati relegati per secoli questi corpi in rivolta si accavallano come onde e parlano pubblicamente della loro guerra segreta, fatta di cene scagliate fuori dal balcone, letti ribaltati, violenze domestiche e incesti.»

La direzione delle donne che scrivono non è mai una e sola. Frustrazione, paura, senso di fallimento ci sono è inevitabile, ma contemporaneamente, sul campo, si guadagnano la voglia di ideare strategie politiche insieme, di crescere intellettualmente, di studiare, di lavorare.

Di far uscire quella rabbia motore del cambiamento.

Un libro che viene sì dal passato ma che ci consegna una visione del presente e un’esortazione per il futuro, come suggerisce la stessa Gabriella Parca:

«Sai, le donne sono cambiate molto in questi anni, gli uomini invece sono rimasti gli stessi. C’è un vero e proprio gap. Ovviamente alcuni cambiamenti ci sono stati anche negli uomini, ma non sono cambiati quanto le donne. Per questo oggi ci sono quelli che pensano le donne vogliono comandare, vogliono decidere loro. Non capiscono che le donne vogliono collaborare, decidere insieme.»

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LE ITALIANE SI CONFESSANO – NOTTETEMPO – 2023

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