Recensione di Libere Letture – Federico Roncoroni

Recensione di Libere Letture – Federico Roncoroni

Libere Letture del professor Federico Roncoroni altro non è che una sorta di memoir, partendo da fatti semplici della sua vita ci racconta …

“Ci sono opere, o meglio pezzi di opere – dipinti, poesie, racconti, romanzi, drammi, sinfonie e financo canzonette -, che una volta che se ne è fatta conoscenza rimangono ben fisse nella memoria, e da lì talune riemergono all’improvviso dietro lo stimolo di un ricordo o di una suggestione.“

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Libere Letture è diviso in piccoli capitoli ognuno dei quali è anticipato dal titolo che campeggia su due pagine colorate.

Il primo, ad esempio, è “Una notte d’amore con tre versi di Francesco Petrarca” su sfondo arancione, in tre uniche pagine Federico Roncoroni ci regala una riflessione su quell’istante in cui, sorto il sole, gli amanti devono lasciare il tepore, carico di ardore, dei loro letti e separarsi.

“Con lei foss’io da che si parte il sole, e non ci vedess’altri che le stelle, sol una nocte, e mai non fosse l’alba.”

Le Libere letture di Federico Roncoroni mi hanno fatto scoprire Timur Kibirov a cui è dedicato il capitolo “verde” dal titolo “Scherzetto ovvero Dichiarazione di Timur Kibirov”.

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Parla ancora d’amore Federico Roncoroni quando sceglie questa breve poesia di Kibirov, autore russo censurato in patria per le sue esternazioni poco politically correct:

Dichiarazione
Ti voglio dire,
che ti voglio
dire, che ti
voglio dire, che
voglio dirti, che
ti voglio dire,
che ti voglio.

Amaranto è invece il capitolo “Il fascino dell’ambiguità ovvero le adolescenti di Balthus”
Qui troviamo, con garbo e leggerezza, raccontati alcuni famosi quadri di Balthus come Nudo a riposo, Il risveglio, Ragazza con gatto.

Si sofferma per diverse pagine Federico Roncoroni, questa, tra le sue Libere letture, è quella che ho preferito proprio perché mi ha dato la misura di quanto questo professore, noto per essere l’autore del libro di grammatica più adottato nelle scuole italiane, riesca ad andare a fondo quando vuole “indagare” certi argomenti.

Come scrive, giustamente, omnia munda mundis “tutto è puro per chi è puro”, e l’arte di Balthus viene letta per quel che è: arte.

Allora l’invito è quello di provare a perdervi nei ricordi di Federico Roncoroni e pensare quali sono le Libere letture, o come dice lui, le letture libertine che ognuno di noi ha ben riposte nella memoria.

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