Aspettando Michael J. Fox, una citazione:
“Da allora non mi aspetto che le persone prestino attenzione a chi ha problemi di salute, ma d’altronde, data la mia esperienza di bullizzata cronica, come posso pensare che la gente sia così open-mind da accettare la diversità e la disabilità le quali, invece, possono essere fonte di evoluzione, resistenza, cultura, energia e creatività?”
Michela G. Volpe, nome di fantasia corrispondente alla versione italiana femminile di Michael J. Fox, descrive la sua vita dal punto di vista sanitario.
Tutte le patologie che l’hanno colpita nelle varie fasi della vitale hanno conferito un carattere robusto e un’amplificata consapevolezza del suo corpo/mente.
Questo le ho permesso di uscire quasi sempre vincente e con autoironia dalle peripezie mediche, nonostante le barriere sociali e fisiche che si sono abbattute contro di lei e contro la sua malata famiglia.
Poi, un giorno, come ultimo schiaffo di quella travagliata esistenza, le viene diagnosticata una malattia neuro-degenerativa per la quale ancora non esiste una cura: il Parkinson.
La sua vita sembra uno sfortunato film che non accenna ad avere un lieto fine, se non quello della speranza che il paladino dei parkinsoniani, l’attore Michael J. Fox – notoriamente affetto dalla stessa malattia e per la quale ha creato una fondazione – torni dal futuro con la cura definitiva.
Ma Michela nelle sue ricerche viene a scoprire gli scandali che girano attorno alle fondazioni, alle case farmaceutiche, alle donazioni, situazioni che vedono il denaro porsi al di sopra della salute.
Con forza, coraggio e tanto humour, Michela si è ora affidata al miracolo della cura a base di vitamina B1, una panacea per molte malattie neurodegenerative che sta dando buoni risultati.
Il libro decanta quanto sia importante un buon stile di vita e una sana alimentazione, offrendo tanti consigli per cercare di uscire dall’incubo della disabilità parkinsoniana.
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Nella descrizione di tutte le patologie e le sfighe che colpiscono l’autrice, queste pagine costituiscono un piccolo bignami di resistenza umana.
“Se elenco tutto ciò che è capitato al mio stato di salute, potrei riempire un prontuario di patologia medica.”
Aspettando Michael J. Fox insegna a sopportare con auto ironia e tanta pazienza le piccole e grandi sventure che ci possono occorrere.
L’autrice negli anni si è informata non solo su libri e siti web di medicina tradizionale, ma anche consultando medicine alternative, a maggior ragione dopo la diagnosi di Parkinson nel 2021.
Il diritto alla salute, bisogna ricordarlo, è sancito dall’art. 32 della Costituzione italiana.
Tutti siamo degni di considerazione e umana attenzione.
In un paese civile, la tutela dei malati e delle persone più deboli dovrebbe essere il motore della collettività.
Ma questo, ogni tanto, sembriamo dimenticarlo.
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