La Vita Della Mia Ex Per Come La Immagino Io di Arnone – Albertini – Recensione

La Vita Della Mia Ex Per Come La Immagino Io di Arnone – Albertini – Recensione

La Via Della Mia Ex Per Come La Immagino Io, opera scritta da Gero Arnone e disegnata da Eliana Albertini, è un mix a quattro mani di ironia, follia, sincerità e risate, molte risate. Da approcciare con il “chakra” della consapevolezza: si può, infatti, dissacrare ciò che è tremendamente serio nella vita. Smontandolo. Rendendolo caustico e tagliente. Ma soprattutto divertente.

E i nostri due autori in questo connubio, feroce tra humour e critica, non si risparmiano. Bentornata satira.

Le storie proposte, se di storie vogliamo parlare, sono forse più attimi inesorabili e coinvolgenti raccontate senza pietà.

In La Vita Della Mia Ex Per Come La immagino Io ci abbandoneremo, lasciando da parte ogni tipo di pudore letterario, a una beffarda visuale su alcuni momenti che ognuno di noi, probabilmente, ha vissuto.

Sei tracce disegnate in maniera esemplare concisa, diretta che narrano episodi semplici. Ma grazie al linguaggio senza filtri diventano lame di franchezza senza la pretesa di essere verità assolute.

Ed eccole le sei “pièce”, paradossi quotidiani: dalla prima in cui Arnone cita se stesso, dove vediamo il datore di lavoro della compagna, convocarlo per dargli consigli assolutamente scorretti, senza scrupoli e non richiesti su come mantenere infelice la coppia ma alta la produttività.

In La Vita Della Mia Ex Per Come La immagino Io, vignetta dopo vignetta, a colpi di linee e tratti vengono fatte “scendere dal piedistallo” condizioni e convinzioni.

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Il patriarcato è rappresentato come un “blob-divinità” che dà forma e vita a uomini vili e mediocri programmati per disilludere e ferire donne intelligenti e capaci. Onestamente? è spassoso vedere all’azione “il nemico”. Il Titanic, film romantico per eccellenza, viene rivisitato in chiave cinica.

E poi Il femminismo di “quarta generazione” che se la prende con quello di “terza generazione, che a sua volta mal tollera la “seconda”.

L’amore, la convivenza, i ruoli, l’attivismo, gli ideali, perfino i traumi personali diventano scene dell’esistenza frantumate come coriandoli. Coriandoli colorati, leggeri ma a volte fastidiosi. Tanto fastidiosi.

Volete regalarvi un istante di spregiudicata felicità letteraria, arguta, scorretta e autentica? Bene, leggete questo fumetto. Sghignazzerete maleducatamente, promesso.

«Così alla fine ho scelto la formula ragazzo ameba e irresponsabile che ti lascia a 34 anni con l’orologio biologico al limite.

Sono senza parole.

Ammetterai che è molto raffinata gioca su due livelli capisci? Da un lato c’è l’angoscia per il passato che ti tormenta, dall’altro la paura che invecchiando ti nascano figli deformi.

Si avevo capito grazie.

Non prendertela, Roberta non ha a che fare con te.

Ah no?

Se ci pensi un attimo riguarda il lento cammino dell’evoluzione, guardiamo in faccia la realtà: voi donne siete biologicamente svantaggiate, il ciclo mestruale, la muscolatura debole, eccetera. In un ecosistema funzionale non inficiato dall’empatia sareste rinchiuse in una gabbia a partorire figli e stirare camicie. Ogni vostra conquista ha dello stupefacente. Dimostra che siete destinate a grandi cose. Magari anche a vincere. Dovete giusto lavorare ancora su alcune debolezze. Roberta, la tua è l’emotività.»

LA VITA DELLA MIA EX PER COME LA IMMAGINO IO – MINIMUM FAX – 2022

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