Daniele De Rossi O Dell’Amore Reciproco a leggerlo pensi subito…
Daniele De Rossi.
DDR.
Danielino.
È passato quasi un anno e mezzo da quel maledetto tweet della Associazione Sportiva Roma che annunciava la sua ultima partita, ma al sottoscritto ancora manca il fiato.
Quel fulmine a ciel sereno (nel vero senso della parola, era una mattinata soleggiata di Maggio) mi ha portato via un pezzetto di cuore. E ancora adesso mi aggrappo a ricordi, video, foto per lenire o estremizzare (a seconda degli stati d’animo) un dispiacere che ancora mi perseguita.
Probabilmente state scuotendo la testa. Proprio come la ragazza dell’autore del libro, che viene menzionata per descrivere quanto sia complicato per la maggior parte della gente capire il folle amore per una squadra di calcio e per alcuni dei suoi rappresentanti in campo.
Ma purtroppo (anzi, per fortuna) per noi malati è così, prendere o lasciare. Quindi potrete immaginare con quanto entusiasmo ho accolto la fatica letteraria di Manusia che arriva a distanza di 11 anni da “Il Mare di Roma” di Tonino Cagnucci, libro caposaldo del tifoso Romanista innamorato di Daniele De Rossi (citato dall’autore tra i riferimenti bibliografici).
Daniele De Rossi O Dell’Amore Reciproco di Daniele Manusia abbandona quasi totalmente la visione enfatica del libro predecessore. Ma al contempo riesce a sviscerare (anche con l’ausilio di aneddoti personali) tutto l’amore, appunto reciproco, che è intercorso e che tutt’ora intercorre tra il Capitano e la sua gente.
Ci si ritrova catapultati a rivivere quasi gli ultimi 20 anni di Roma, intesa come squadra di calcio e come città, spaziando tra le varie stagioni e i numerosi avvenimenti sportivi e non della vita di De Rossi.
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Il suo rapporto con Ostia, con i tifosi, con Totti, il Mondiale vinto e i momenti bui, tutti strettamente legati ai momenti bui della nostra Roma, un legame indissolubile nella buona e nella cattiva sorte.
Nonostante alcun ausilio del protagonista, Manusia riesce a scrivere un libro che, nonostante qualche imprecisione (il nome del portiere dell’Inter a cui Totti segna con lo storico pallonetto al Meazza è Julio Cesar, non Toldo e il risultato finale di Bologna-Roma 2004/05 è 3-1, non 3-0, con bellissimo ed inutile gol di Totti nel secondo tempo), scorre via come un assist filtrante, con interessanti approfondimenti tattici ripresi dalla sua rivista “L’ Ultimo Uomo”.
Daniele De Rossi O Dell’Amore Reciproco è un libro per i Romanisti nostalgici come me. Un modo di tornare indietro con la mente alla storia recente della Roma. Una storia sicuramente non vincente, ma arricchita da uomini, calciatori e bandiere sempre più rari nel mondo del calcio, fonte di massimo orgoglio per chi approccia con passione alle sorti di una squadra di calcio.
Questo libro sarà inoltre molto apprezzato anche e soprattutto da tutti coloro (tifosi e amanti dello sport) che vogliono approfondire la figura dell’uomo e calciatore Daniele De Rossi, stimato a livello nazionale per lealtà, abnegazione e impegno (vedasi nazionale italiana di calcio).
Chiudo con una citazione del libro che ho adorato e che racchiude appieno il senso di questa magnifica storia d’amore tra un tifoso della Roma in campo e la sua gente:
“De Rossi è stato uno svelamento, ci ha permesso di vederci per come eravamo, non per come avremmo voluto essere. L’orgoglio che ci ha dato non era quello della superiorità, ma dell’unicità. L’idea che nessuno era come noi. Daniele è stato la nostra diversità, settimana dopo settimana, e averlo in campo in tutti questi anni la nostra consolazione. La Roma poteva anche non vincere niente, ma almeno c’era De Rossi.”
DANIELE DE ROSSI O DELL’AMORE RECIPROCO – 66TH AND 2ND – 2020
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