Recensione di E’ Solo Un Cane (Dicono) – Marina Morpurgo

Recensione di E’ Solo Un Cane (Dicono) – Marina Morpurgo

È Solo Un Cane (Dicono) di Marina Morpurgo sembrerebbe nascere da una coincidenza.

Un romanzo i cui protagonisti sono Marina, detta “l’infermiera”, e il cane Blasco, adottato a Pavia. Ma si scopre poi esser nato in un piccolo paesino toscano: Gambassi, oggi Gambassi Terme.

(Tenete a mente questo paese!)

A causa di un allevamento che non lo vuole più, inizia a circolare su Facebook l’annuncio di Blasco, fino ad arrivare a Marina che se ne innamora per gli occhioni “nocciola un po’ da primate…” e decide di andarlo a prendere.

Inaspettatamente Blasco appena la vede le fa le feste e se ne va con lei non voltandosi indietro nemmeno una volta.

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Lui stesso ci spiega che tutto questo trasporto c’è stato perché avendola vista bella in carne ha ben pensato che fosse la compagna ideale per avere sempre a disposizione del cibo.

“Se solo non fosse così enfatica; così groupie. Il fatto è che mi è piaciuta al primo colpo perché era grassa. Da cane navigato e intelligente e sagacissimo quale sono so perfettamente che quelli grassi non fanno altro che aprire il frigorifero e mangiare tutti i momenti, e pescare dalle pentole, e quando apri il frigo e peschi dalle pentole è facile che ti caschi della roba. È matematico. È scienza.”

Gambassi (ricordate?) è anche il paese in cui i nonni materni di Marina (nonna Irma con la quale è cresciuta e nonno Guido) si sono rifugiati durante la persecuzione nazifascista.

In È Solo Un Cane (Dicono) questa coincidenza accende i riflettori sui ricordi (Blasco potrebbe essere stato mandato da nonna Irma?) e ci fa vivere l’attualità fatta da Blasco che si scopre avere un serio tumore. E la storia che fu con chi ha ostacolato i nonni nel raggiungere la salvezza dopo le Leggi Razziali e chi li ha aiutati a salvarsi la pelle.

Persone e luogo grazie ai quali nacque la mamma e di conseguenza Marina, o quantomeno non morirono prima di nascere.

Quindi in fondo è la storia di chi ha dato a lei la possibilità di nascere. La si potrebbe vedere anche così, no?

È solo un cane (dicono) è un libro dolce e ironico in cui i temi portanti sono la salvezza, la solidarietà e la speranza.

Ci dice anche che dobbiamo godere di ogni giorno in più a disposizione e che per vivere meglio ci si deve sforzare di elaborare le perdite.

Umane e non.

Perché l’amore non fa distinzioni.

E’ SOLO UN CANE (DICONO) – ASTORIA EDIZIONI – 2016

 

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