Recensione di Il Sentiero Per Walden – Michael Sims

Recensione di Il Sentiero Per Walden – Michael Sims

Il Sentiero Per Walden, una citazione:

“Non avevo intenzione di ammirare l’icona. Volevo scoprire l’uomo in grado di tradurre Pindaro e Goethe, stanare una volpe e costruire una capanna con le sue mani. Non volevo elogiare Thoreau, ma trovare Henry.”

Henry David Thoreau è stato un personaggio larger than life.

Sappiamo molto del Thoreau autore maturo che con il suo celebre “Walden ovvero vita nei boschi” – lettura imprescindibile dell’adolescenza nonché primo romanzo “ecologista” – ha raccontato la propria esperienza di oltre due anni trascorsi nei boschi alla ricerca di un contatto intimo con la natura e, al contempo, per ritrovare sé stesso in una società che non rappresentava ai suoi occhi i veri valori da seguire.

Ben poco sappiamo invece di come Thoreau è diventato Thoreau.

Michael Sims ha condotto una minuziosa ricerca tra documenti, lettere, testi e cronache per ricostruire la sua vita dalla gioventù sino ai trent’anni. Ne Il Sentiero Per Walden racconta gli anni verdi di questo giovanotto bizzarro, anni di formazione, di studi e esplorazioni che sono all’origine di quel Vate poi citato da molti, per le tante intuizioni e principi enucleati: dalla salvaguardia della natura ai diritti umani, dalla ricerca delle origini all’uguaglianza senza confini religiosi o razziali, dal rispetto della legge naturale alla disobbedienza civile. Sia il Mahatma Gandhi che Martin Luther King, tra gli altri, hanno attribuito a Thoreau il merito di aver ispirato le loro campagne nonviolente.

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Henry nasce nel 1817 nel paesino di Concord (Massachusetts), in un ambiente dalle solide radici religiose, anche se poi la sua visione di “sacro” uscirà dalle mura della chiesa unitariana a cui apparteneva sino a ricomprendere il cielo, la terra, le foreste, l’amato lago Walden ove costruirà la sua capanna, un rifugio per pensare, per scrivere, per vivere in armonia con semplicità.

In un’America ancor giovane, che è appena stata strappata ai suoi antichi abitanti, gli indiani, Thoreau si appassiona nella ricerca delle loro tracce, uno studio che lo porta a conoscere profondamente il territorio, percorrendolo in lungo e in largo con gli amici mentre la natura gli trasmette un senso di pienezza e gli suggerisce le leggi universali alle quali l’uomo dovrebbe attenersi: un grande rispetto per la terra-madre, per il succedersi delle stagioni e di tutti gli eventi ad esse collegati.

La vita dello scrittore–filosofo–ecologista (pur quando l’ecologia non era stata ancora inventata) si svolge in questa cornice dove i campi e i monti costituiscono lo sfondo alla vita affatto facile della famiglia Thoreau, sempre in lotta con la necessità di sopravvivere, di inventarsi un reddito che permetta di conservare la casa e le loro abitudini colte, che sono il lato straordinario di questi primi cittadini americani. Molto importante, per la crescita culturale e filosofica di Thoreau, risulta poi l’amicizia con il suo mentore Ralph Waldo Emerson con il quale dividerà anni di vita in comune, studi, scoperte, persino il linguaggio ed il modo di esprimersi.

Il Sentiero Per Walden è un libro incantevole che sta al confine tra biografia, saggio e ritratto di un’epoca, nel quale Sims ci fa conoscere un giovane Thoreau pieno di vita e di slanci, un po’ Robinson Crusoe un po’ Rousseau, e il suo sguardo prefigurativo e profetico, ora che vediamo il culmine dell’avventura suicida in cui si è incamminata da tempo la nostra specie.

Questo momento storico, però, può darci l’occasione giusta di recuperare la sua visione e del suo pensiero, quantomai preziosi oggi, andando incontro a una reinvenzione della nostra vita su questo piccolo e irripetibile pianeta, per rispettarlo e amarlo come merita.

IL SENTIERO PER WALDEN – LUISS UNIVERSITY PRESS

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