Vini D’Italia 2023 è la nuova guida del Gambero Rosso che culmina con il giudizio dei rinomati ‘tre bicchieri’.
Rispetto all’anno scorso, abbiamo recensito la guida 2022 QUI, i tre bicchieri quest’anno hanno avuto una leggera diminuzione passando dai 476 dell’anno scorso ai 455 di quest’anno.
In Vini D’Italia 2023 andiamo alla scoperta di 25421 vini per un totale di 2626 produttori di vino. Di questi 455 sono tre bicchieri, 154 tre bicchieri verdi e 67 tre bicchieri sotto i 15 euro. Selezionati da un numero di partenza che si aggira intorno ai 46000 vini.
“Il livello della nostra enologia, vendemmia dopo vendemmia, in Italia è in crescita. Circa 2000 vini sono stati ritenuti meritevoli di partecipare alle nostre degustazioni finali, dove però la commissione ha alzato leggermente l’asticella per l’assegnazione dell’ambito traguardo.”
Per conoscere tutti i premiati puoi andare sulla pagina ufficiale del Gambero Rosso cliccando QUI
Dicevo che i premiati tre bicchieri sono scesi rispetto al 2022 e lo hanno fatto con una percentuale vicina al cinque percento. La stessa percentuale che nel convegno-presentazione-premiazione del 15 ottobre 2022 è stata scherzosamente nominata per suggerire prezzi che seguono l’aumento della qualità.
Già, perché la nostra produzione va tutelata quanto la nostra vicina Francia. E il prezzo è uno di quei fattori che rapportato all’impegno, alla passione e all’attenzione verso il pubblico fanno di una casa vinicola qualcosa di eccellente.
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Oltre la presentazione di Vini D’Italia ho partecipato alla consueta degustazione che stavolta si è svolta al Palazzo dei Congressi all’EUR (Roma).
Un’ambientazione imponente e spaziosa che ha reso la festa dei tre bicchieri ancora più solenne.
Ho assaggiato i vini premiati ma anche altre proposte che hanno spaziato innanzitutto dalla ormai consolidata scuola di bollicine della zona Franciacorta in Lombardia. Con il vincitore ‘Franciacorta Pas Dosé Parosé ’16 – Monsel’ ma anche con suoi colleghi ‘Franciacorta Riserva Zero Dom Riserva ’15’ di Mirabella e con ‘Franciacorta Nature ’61 ’15’ di Guido Berlucchi & Co.
Fino alla riscoperta del Chianti Classico toscano con il vincitore del rosso dell’anno ‘Chianti Classico Petrignano ’19’ di Dievole, con il ‘Solengo ’19’ di Argiano e con il ‘Chianti Classico Gran Selezione Tenuta di Frizzano ’19’ di Rocca delle Macie.
Verso una vittoria, quella del verdicchio marchigiano con ‘Castelli di Jesi Verdicchi Cl. San Paolo Ris. ’19’ di Pievalta che premia una zona italiana umile e lavoratrice che fa del proprio vino un motivo di orgoglio senza però sfociare nel vanto.
Il verdicchio è sempre stato lì e finalmente l’Italia e il mondo lo stanno scoprendo come altra proposta top dell’offerta nazionale.
Speciale anche la vittoria nei vini rosé con ‘RGC Valtenesi Chiaretto Lettera C ’20’, un vino di spessore ma delicatissimo.
La proposta come dicevo sopra è stata incredibile per il resto con una qualità altissima in qualunque banco di assaggio, basti pensare solo ai Trento Doc presenti e alle mille altre sfumature di un’eccellenza, la nostra, che con umiltà e lavoro sta salendo sempre più su. Nell’olimpo del vino.
Un plauso va anche a Italesse (per il sito ufficiale clicca QUI) che ha messo a disposizione, come ogni anno, un calice adeguato a ogni degustazione presente all’interno dell’evento.
VINI D’ITALIA 2023 – GAMBERO ROSSO – 2022
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