Senza Vizi È Una Vita Di Merda di Franco Schipani – Recensione

Senza Vizi È Una Vita Di Merda di Franco Schipani – Recensione

Senza Vizi È Una Vita Di Merda è un volo maestoso sui meravigliosi anni Settanta, Ottanta e Novanta.

Il periodo nero del covid ha costretto a chiudersi in se stessi oltre che dentro le proprie case. E in alcuni casi fortunati come questo di Franco Schipani ha permesso di portare a galla ricordi di una vita vissuta al massimo per imprimerli su carta e renderli indelebili e fruibili al grande pubblico.

Senza Vizi È Una Vita Di Merda è il racconto di una persona indomita, sempre pronta all’avventura e ritrosa a convenzioni sociali e di vita in generale.

C’è un ragazzo italiano che nei primissimi anni Settanta si mette un pizzico nei casini grazie ai suoi ideali e punta il sogno americano. Ha le idee chiare e tanta voglia di realizzarsi al punto che in poco tempo arriva negli Stati Uniti e in quella New York che mai come allora è stata il centro del mondo.

Dagli uffici americani della RAI comincia una gavetta che non è mai proprio gavetta. Perché supportata da una coscienza cosmopolita, scaltra e un filo sopra le righe che gli permette di conoscere persone speciali e stringere amicizie fondamentali per la sua crescita personale.

Comincia una storia dai contorni ovattati che ha come leitmotiv la carriera dell’autore e che spinge sull’acceleratore delle moltissime avventure vissute nel frattempo. Tantissime testimonianze che anche se solo narrate una per volta lascerebbero l’ascoltatore attonito.

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Verranno svelati segreti. Magari in un orinatoio di un club notturno mentre la si fa insieme a Keith Richards.

“<<Qual è il segreto del sound dei Rolling Stones?>>
Lui gira la testa, incuriosito, dopo avermi scannerizzato capisce che siamo sullo stesso pianeta.
<<Vedi le canzoni degli Stones sono in fondo quattro accordi, tutti i chitarristi, più o meno, le possono suonare. Ma commettono l’errore di accordare la chitarra>>, e sorride. <<Io suono leggermente scordato da decenni, è una accordatura particolare, la conosco solo io.>>”

I ricordi di Schipani sono lucidi, nonostante l’alcol associato a quasi tutti i racconti (e agli inizi erba e qualche schicchera di ‘svelta’). Scolpiti al punto di trasformarsi in immagini concrete durante la lettura come anche le tante donne che appaiono e scompaiono nella sua vita come amiche e/o amanti.

Inoltre si conosce un interessante spaccato storico tramite le vicissitudini stesse dell’autore che passa da un incarico all’altro con scioltezza. Non limitandosi mai in nulla e affrontando ogni situazione con entusiasmo massimo.

Si va dalla star planetaria al malandrino da sobborgo con una continuità narrativa genuina e un ritmo sempre battente. Schipani è rock che traspare e pulsa in ogni pagina.

“Entro nella camera di Zappa: il libro è ancora vicino a lui.
<<I libri ti scelgono>>, mi dice, <<uno alla volta. Leggo il titolo, apro una pagina a caso, tre righe, lo odoro. Se mi piace, lo leggo. Poi lo lascio da qualche parte, così lo adotta qualcun altro. Quelli che non leggono m’insospettiscono, perché fra loro poi trovi individui disposti a bruciarli, i libri. L’ignoranza è alla base di molti nostri problemi quotidiani.”

338 pagine (più un’appendice) di ricordi vividi che l’autore con generosità ci dona per mostrarci personaggi famosi e situazioni particolari come se le vivessimo in prima persona. E oltre per un commovente ricordo dell’11 settembre 2001. Quando il libro finisce hai talmente tanta empatia con Franco Schipani che se lo incontrassi di persona già sapresti come salutarlo e come farci due chiacchiere.

È un ottimo regalo per l’amico/a in cerca di una storia indiavolata e appassionata su una New York tutta luci soffuse, creatività e sperimentazione.

SENZA VIZI È UNA VITA DI MERDA – BALDINI+CASTOLDI – 2023

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