Recensione di In Un Milione Di Piccoli Pezzi – James Frey

Recensione di In Un Milione Di Piccoli Pezzi – James Frey

In Un Milione Di Piccoli Pezzi è un canto disperato che strilla redenzione. Un abbraccio potente verso quel lato del genere umano che molti, moltissimi, non vorrebbero guardare.

Dissoluzione è un termine che punta a vari strati del cosiddetto ‘fondo’ umano. Ognuno di noi tocca il fondo a modo proprio. E James, il protagonista, sembrerebbe volerli toccare tutti insieme quelli del genere umano.

In Un Milione Di Piccoli Pezzi inizia con una scena possente. Un risveglio traumatico a bordo di un aereo in condizioni fisiche vicine a quelle letali, dopo un abuso prolungato di alcol e droga. Il lettore verrà tirato dentro alla storia a mille all’ora. Uno stile di scrittura unico e una narrazione battente scandiranno la marcia della trama.

James si sveglia con la faccia bucata, senza denti, e come ogni mattina dà di stomaco. Accanto a lui ci sono i suoi familiari che lo convincono a farsi ricoverare perché come ripete lui spesso è un alcolista, un tossicodipendente e un criminale.

In riabilitazione si rende conto di quanto sia messo male perché sono gli stessi medici, psicologi e psichiatri a farglielo presente. Nessuno ancora lo aveva dichiarato tanto vicino alla morte.

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La crudezza con la quale si svolge la storia renderà il racconto ancora più potente. Nulla è lasciato al caso, neppure l’odio verso se stessi. Un leitmotiv che scandirà pagina dopo pagina il problema e ne cercherà una soluzione per quanto rozza o bassa, basta che risulti efficace.

Memorabile la scena del dentista, classica paura di ognuno di noi che Frey rende ancora più terribile perché il protagonista non può essere sedato a causa della sua riabilitazione.

Questo libro non si lascia neppure scappare la maledizione di ogni testo che si voglia dire controverso. Quando è uscito infatti sembrava che ricalcasse la storia vera del suo autore James Frey. Una storia che è un pugno allo stomaco ma che se vista come autobiografia, più che un pugno diventa un bazooka allo stomaco. Per poi scoprire che invece era ispirata a quella dell’autore e che Frey non avesse mai voluto prendere in giro nessuno girando i riflettori sull’editore.

La diatriba lasciò l’amaro in bocca a chi aveva letto il libro prima della confessione/ammissione.

Invece a chi lo leggerà dopo, come me, e voi, per esempio, rimarrà impressa la capacità narrativa di James Frey. E una storia terribile e bellissima. Con risvolti commoventi e agghiaccianti che terrà il lettore dentro al libro fino alla fine della storia.

IN UN MILIONE DI PICCOLI PEZZI – TEA – 2003

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