L’Architetto e L’albero – Thibaut Rassat – Recensione

L’Architetto e L’albero – Thibaut Rassat – Recensione

L’Architetto e L’albero è un libro che ristora, che dona ossigeno, prospettiva, è divertente, raggiante oserei, coinvolgente e diretto, ed ha delle meravigliose illustrazioni da cui sprizza tutta la sua essenza positiva.

Il protagonista di questa bella storia è il signor Eugenio, un architetto che viveva in una città che trovava disordinata e “abitava in una casa decisamente perpendicolare, dalla quale usciva poco”.

L’architetto Eugenio era un tipo preciso, organizzato, schematico, schivo, lavoratore, irascibile… si sentiva a suo agio solo quando tutto ciò che lo circondava era regolare, squadrato e ordinato.

Tutto questo fino al giorno in cui un albero cadde sul palazzo in costruzione cui stava lavorando.

Un vero disastro! O forse no?

“Una mattina gli operai constatarono che un potente colpo di vento aveva fatto cadere il grande albero del giardino.

Se ne stava lì, un po’ malconcio ma lungi dall’essere sradicato, nel posto dove sarebbe dovuto sorgere il salotto del terzo piano.

<<Senta, le giuro che stavolta noi non c’entriamo niente!>> disse uno degli operai.

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Ma in L’Architetto e L’albero è proprio questa accoppiata ad essere vincente, per la narrazione e per noi lettori.

“Eugenio pensò all’albero per tutta la giornata. Lo trovava davvero perfetto!

Ed era lì da così tanto tempo…

Quell’albero era molto più vecchio di lui!

Il suo mondo crollò in cinque secondi: <<Il mio lavoro può distruggere la natura?>> si domandò.

Domanda che dovremmo porci noi sempre tutti, per il lavoro che svolgiamo, per ogni azione che facciamo durante la nostra vita!

Doveva assolutamente trovare una soluzione per lasciarlo vivere. Per tutta la notte, nel suo studio, disegnò, cancellò, strappò, poi ricominciò, e fu precisamente alle 3:47 che trovò l’idea migliore”.

E l’idea del signor Eugenio fu davvero rivoluzionaria, per se stesso e per tutto ciò che si trovava intorno al palazzo in costruzione, per le piante, gli esseri umani e gli animali.

La prospettiva, grazie alla caduta dell’albero, viene ribaltata completamente per dare vita a una nuova visione, un rinnovato approccio che tiene conto del benessere dell’intera collettività.

L’architetto Eugenio, riuscendo a modificare il suo personale punto di vista comprese nuove cose, cambiò atteggiamento, ora finalmente sorrideva felice.

L’Architetto e L’albero è un libro gioioso, fantasioso, con un crescendo della narrazione che alleggerisce i cuori, grazie anche alle sue bellissime e frizzanti illustrazioni, ai colori vivaci e al tratto usato, che ci rivelano, esaltandolo, esattamente il sentimento dell’intera storia.

L’ho adorato e vorrei che per noi esseri umani fosse davvero così semplice cambiare lo sguardo e vivere di conseguenza. Questo libro è stato come una coccola.

E una delle cose che ho apprezzato è che la città è governata da una sindaca e al cantiere c’è la capocantiere.

Buona lettura.

L’ARCHITETTO E L’ALBERO – UOVONERO – 2022

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